Capital Group: Pensare oltre l’atterraggio

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Il contesto economico rimane estremamente incerto e il dibattito sulla fine del ciclo ha chiuso il cerchio negli ultimi 18 mesi. In questo articolo sviluppiamo un quadro di riferimento per aiutare gli investitori ad affrontare questa incertezza e a riflettere sui potenziali scenari macroeconomici a breve e lungo termine. Riteniamo che un approccio a due livelli, che combini la flessibilità con i vantaggi di diversificazione di un portafoglio di obbligazioni core, possa aiutare gli investitori ad affrontare le sfide che potrebbero presentarsi.

Negli ultimi anni i mercati finanziari hanno affrontato eventi straordinari, con conseguente aumento dell’incertezza sul ciclo macroeconomico. All’inizio del 2022, con l’avvio di uno dei cicli di rialzi più rapidi, il mercato era convinto che una recessione fosse inevitabile; si trattava solo di valutarne la gravità. Nel 2023 il mercato si è preparato ad affrontare l’impatto ritardato dei rialzi dei tassi. Con il passare del tempo, tuttavia, l’economia è rimasta solida, riuscendo persino a superare relativamente indenne una mini-crisi bancaria.

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Data la solidità del mercato del lavoro e la continua spesa dei consumatori, si è poi ritenuto che la Federal Reserve (Fed) statunitense fosse in grado di effettuare un atterraggio morbido. Questa è rimasta la visione del consensus fino alla prima metà del 2024, ma i dati sull’occupazione di agosto, più deboli del previsto, hanno riacceso aspettative di recessione.

Visti gli scarsi risultati del mercato nel prevedere l’economia futura, riteniamo che sia importante non scartare troppo presto potenziali risultati, anche perché senza la “Fed put” c’è molta più incertezza.

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Gli scenari più probabili sono recessione, atterraggio morbido o riaccelerazione dell’inflazione. Al momento il mercato prevede una recessione, ma come hanno evidenziato gli ultimi 12 mesi, le previsioni possono cambiare rapidamente.

  1. Atterraggio brusco/Recessione: La recente debolezza del mercato del lavoro statunitense, che ha fatto scattare l’indicatore della regola di Sahm, potrebbe segnalare l’inizio di una recessione negli Stati Uniti? Forse l’impatto dell’aumento dei tassi d’interesse non si è esaurito. Si tratta di un’enorme incognita. Ad esempio, molte società hanno rifinanziato il loro debito nel 2021 a tassi bassissimi e non hanno avuto bisogno di rifinanziarsi. La situazione dovrebbe cambiare presto, e quando l’economia inizia a rallentare può decelerare rapidamente. È bene ricordare che le recessioni sono spesso causate da qualcosa di inaspettato.
  2. Atterraggio morbido: Per gran parte del 2024 l’opinione prevalente è stata quella che una recessione fosse stata evitata e che la Fed fosse in grado di effettuare un atterraggio morbido, suscitando paragoni con gli anni Novanta, l’ultima volta in cui la Fed vi è riuscita. Dopo il taglio dei tassi di 75 punti base (pb) nel 1995, l’economia statunitense è cresciuta con un forte momentum tra il 1995 e il 2000.
  3. Riaccelerazione dell’inflazione: Se si afferma che questo ciclo di rialzi ha ottenuto i risultati auspicati, l’economia potrebbe essere tornata in una fase espansiva. In tale contesto, se il governo dovesse continuare a gestire un ampio deficit e a stimolare l’economia, potrebbe, in effetti, aggiungere carburante a un’economia già ben avviata. Inoltre, non solo non è stato raggiunto l’obiettivo dell’inflazione, ma le pressioni salariali rimangono negativamente elevate. Una combinazione di economia forte, maggiori stimoli e pressioni salariali più elevate potrebbe decretare un’altra ondata di inflazione, forse con un surriscaldamento dell’economia.

A nostro avviso, per il momento un atterraggio morbido rimane lo scenario più probabile, ma ci troviamo in acque inesplorate, quindi è importante mantenere una mentalità aperta su ciò che gli eventi straordinari degli ultimi anni (COVID, inflazione, balzo dei tassi d’interesse e continui rischi geopolitici) potrebbero determinare

Cosa possono fare gli investitori?

Quanto detto sopra aiuta a costruire un quadro di riferimento per capire come il mercato potrebbe reagire in ogni scenario e quali strategie obbligazionarie dovrebbero fornire risultati ottimali in ciascuno di essi. Un atterraggio brusco probabilmente favorirebbe gli asset a più lunga duration e di qualità superiore, mentre le strategie orientate al credito a più breve duration dovrebbero beneficiare di un’economia più forte/assenza di atterraggio. Infine, la liquidità la farebbe da padrone qualora l’inflazione dovesse riaccelerare notevolmente e suscitare timori in merito a un altro ciclo di rialzo dei tassi.

Dopo l’atterraggio

La modalità dell’atterraggio è chiaramente importante, ma bisogna anche considerare la destinazione finale, che può essere altrettanto incerta e avere implicazioni significative per il posizionamento dei portafogli oggi.

Si pensi al caso della recessione. Come già affermato, in questo caso ci aspetteremmo un aumento dei tassi d’interesse e un notevole ampliamento degli spread, ma oggi siamo probabilmente in una buona posizione per entrare in una recessione. Osserviamo molteplici driver di crescita economica e la maggior parte dei fondamentali societari è solida. Inoltre, abbiamo già attraversato una mini-crisi bancaria e la Fed e i governi si sono dimostrati disposti ad aiutare (a condizione che l’inflazione rallenti insieme all’economia). Ciò significa che l’opportunità di investimento potrebbe essere immediata, ma la finestra per approfittarne molto breve.

E in caso di atterraggio morbido? In questo scenario i tassi d’interesse evidenzierebbero un rally maggiore, gli spread probabilmente rimarrebbero contratti e l’economia crescerebbe a un ritmo solido, essenzialmente un’estensione della situazione attuale. Nessuno sventolerebbe una bandiera per indicare l’avvenuto atterraggio morbido. Permarrebbero timori di recessione o riaccelerazione dell’inflazione, pertanto dovremmo posizionarci in vista di questi potenziali esiti.

In uno scenario di riaccelerazione dell’inflazione, sia l’economia che l’inflazione sarebbero in piena espansione. Prevedendo un “perfetto atterraggio morbido” più breve di quello precedente, la riaccelerazione sarebbe probabilmente insostenibile. Gli asset a breve duration e ad alto rendimento dovrebbero beneficiare di questo contesto, ma anche in questo caso gli investitori dovrebbero monitorare cambiamenti improvvisi del contesto di mercato.

Considerazioni importanti per l’investimento

Per capire come posizionare i portafogli è meglio dividere le incertezze in due fasi. La prima fase, è quella della possibile destinazione dell’economia attuale che, come evidenziato, è tutt’altro che certa. La seconda fase riguarda l’aspetto del mercato dopo l’atterraggio. Anche se la modalità dell’“atterraggio” fosse quella giusta, il mercato potrebbe mutare rapidamente, richiedendo agli investitori di cambiare rotta in un breve lasso di tempo.

Dato che esistono due livelli di incertezza, anche la strategia di investimento dovrebbe essere stratificata. Il primo livello è la diversificazione. Una comprensione di base degli investimenti indica che gli investitori non dovrebbero mettere tutte le uova in un solo paniere, soprattutto quando le prospettive non sono chiare e il contesto di mercato può essere drasticamente diverso a seconda del risultato. Gli investitori possono avere una preferenza per un particolare scenario e posizionarsi di conseguenza, ma un portafoglio ben diversificato può aiutare a evitare i risultati più estremi.

Il secondo livello è la flessibilità.

In un mercato che può cambiare repentinamente, la flessibilità è essenziale. Non solo dà agli investitori la possibilità di mutare rapidamente direzione quando il mercato cambia, ma offre anche l’opportunità di sfruttare la volatilità. Anziché limitarsi a osservare gli alti e bassi di un investimento, la flessibilità può sfruttarli e trasformarli in un’altra fonte di rendimento.

I potenziali vantaggi di questi due elementi sono duplici. In primo luogo, un portafoglio diversificato può contribuire a ridurre la volatilità dei rendimenti rispetto a un portafoglio con un maggiore rischio di concentrazione. In secondo luogo, la flessibilità di adattarsi alle condizioni di mercato e di diversificare le fonti di rendimento offre agli investitori un maggiore accesso alle opportunità di rendimento. In poche parole, questo approccio può notevolmente migliorare l’efficienza degli investimenti.