Terminato il Salone del Risparmio 2025. In sintesi: capitale paziente, progresso e longevità al centro del dibattito
Salone del Risparmio 2025 —

Capitale paziente, progresso e longevità: tre parole chiave, tre visioni intrecciate che hanno guidato l’edizione 2025 del Salone del Risparmio, conclusosi oggi a Milano dopo tre giornate dense di contenuti, confronti e idee. Con oltre 21.000 partecipanti, più di 300 relatori italiani e internazionali e oltre 100 conferenze in programma, l’evento si è confermato ancora una volta il principale punto di riferimento europeo per il risparmio gestito, attirando professionisti, famiglie, studenti, operatori finanziari e istituzioni.
Promosso da Assogestioni, il Salone ha offerto una fotografia estremamente vivida di come il risparmio possa e debba giocare un ruolo centrale nella costruzione di un sistema economico più stabile, resiliente e capace di affrontare le grandi trasformazioni demografiche, tecnologiche e ambientali che segnano il nostro tempo.
Ad aprire ufficialmente i lavori, il 15 aprile nella Sala Gold dell’Allianz MiCo, sono stati il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e la nuova presidente di Assogestioni, Maria Luisa Gota (nella foto). Nel suo intervento, Giorgetti ha sottolineato il ruolo chiave del risparmio come volano per la crescita economica e come presidio di stabilità in un quadro macroeconomico ancora caratterizzato da incertezze, nonostante il calo dell’inflazione. Ha ricordato come l’Italia sia da sempre un Paese di grandi risparmiatori, ma ha anche ammonito sull’urgenza di trasformare questo patrimonio – oltre 1.500 miliardi di euro ancora fermi sui conti correnti – in un motore di sviluppo sostenibile e innovativo.
Dal canto suo, Gota ha parlato di risparmio come “miniera di opportunità” e ha ribadito la missione di Assogestioni di promuovere strumenti e iniziative capaci di avvicinare il mondo della gestione del risparmio ai cittadini comuni, puntando su innovazione, educazione finanziaria e sostenibilità ambientale e sociale. “Dobbiamo immaginare un risparmio che sappia guardare lontano, che investa nel progresso e nella longevità, senza dimenticare l’inclusività”, ha dichiarato.
La gestione multigenerazionale del risparmio
Tra gli ospiti più attesi di questa edizione c’è stato l’economista Carlo Cottarelli, che in una delle sessioni plenarie ha offerto una riflessione approfondita sulla gestione multigenerazionale del risparmio. In un contesto demografico in rapido cambiamento, dove il progressivo invecchiamento della popolazione pone sfide nuove alla previdenza e alla gestione del patrimonio, Cottarelli ha richiamato l’attenzione sulla necessità di strategie capaci di tutelare il benessere delle diverse generazioni. Secondo l’economista, è fondamentale costruire strumenti di investimento flessibili e sostenibili, capaci di accompagnare il risparmiatore lungo tutto il ciclo di vita.
A dialogare su questi temi anche Nic Palmarini, direttore del UK National Innovation Centre for Ageing, che ha approfondito il tema della longevità come fenomeno globale destinato a rivoluzionare i modelli sociali ed economici. Palmarini ha invitato gli investitori e gli imprenditori a considerare l’invecchiamento della popolazione non solo come una sfida, ma come un’enorme opportunità di innovazione in settori quali la salute, il welfare, la tecnologia assistiva e l’abitare.
Intelligenza artificiale e consulenza finanziaria
Un altro dei grandi focus del Salone è stato il rapporto tra intelligenza artificiale e consulenza finanziaria. Nella conferenza “I nuovi paradigmi della consulenza finanziaria”, Duccio Marconi, direttore generale di Mediobanca Premier, e Valerio De Molli, CEO di The European House – Ambrosetti, hanno discusso dell’impatto dell’AI sulla personalizzazione dei servizi finanziari. Secondo i relatori, le tecnologie di machine learning stanno ridefinendo l’approccio alla gestione patrimoniale, migliorando l’efficienza dei processi, ma richiedendo anche nuove competenze e una maggiore attenzione agli aspetti etici e alla tutela del risparmiatore.
Finanza sostenibile ed educazione finanziaria
Durante le tre giornate del Salone si è parlato anche di finanza sostenibile, di regolamentazione europea (con focus sul regolamento SFDR e sulla nuova Corporate Sustainability Reporting Directive), di previdenza complementare e dell’evoluzione dei mercati internazionali. Non sono mancati gli approfondimenti sui megatrend, come l’innovazione tecnologica, la transizione energetica e il cambiamento climatico, con testimonianze di gestori che stanno puntando sempre più su strumenti ad alto impatto sociale e ambientale.
Uno degli elementi distintivi del Salone del Risparmio 2025 è stata la capacità di aprirsi a pubblici diversi, rendendo la cultura finanziaria accessibile a tutti. In questo senso, la terza giornata è stata interamente dedicata all’educazione finanziaria, con laboratori pratici, sessioni di formazione gratuite, simulazioni di gestione patrimoniale e strumenti digitali interattivi per aiutare i visitatori a conoscere meglio il proprio profilo di rischio e a orientarsi tra le diverse soluzioni di investimento.
Grande attenzione anche ai più giovani: sono stati organizzati incontri specifici per le scuole superiori e le università, per sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di una gestione consapevole del denaro fin dai primi passi nell’età adulta.
Il Salone ha dimostrato ancora una volta che l’educazione economica non è un lusso per pochi, ma un diritto per tutti. E che, in un mondo sempre più complesso, la capacità di saper risparmiare e investire con consapevolezza è un fattore cruciale per la crescita personale e collettiva.

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