Cybersicurezza: 1 PMI su 4 in Italia ed Europa teme di chiudere il proprio business in caso di attacchi informatici

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Di fronte a frodi digitali sempre più sofisticate, le piccole imprese europee fanno sempre più fatica a difendersi dai rischi informatici. Un problema tutt’altro che marginale, considerando che le PMI, ben 23 milioni, rappresentano il 99% del tessuto imprenditoriale europeo e danno lavoro a circa tre quarti della forza lavoro del continente.

Ecco le principali rilevazioni emerse:

In Italia quasi 1 imprenditore su 4 è stato preso di mira da truffatori digitali, ma le percentuali più elevate si registrano in Irlanda (38%), Danimarca (35%) e Francia (29%).

I giovani imprenditori europei mostrano più timore verso i rischi correlati alla sicurezza informatica: il 36% della Gen Z teme, ogni giorno, di poter essere vittima di crimini digitali, rispetto al 27% dei Millennials e al 25% dei Baby Boomer.

Quasi la metà degli imprenditori (46%) ammette che il rischio di frode li rende cauti nel pianificare l’espansione del proprio business. Per il 61% degli imprenditori appartenenti alla Gen Z, le frodi rappresentano infatti un ostacolo concreto allo sviluppo del proprio business.

L’11% degli imprenditori italiani ha dichiarato di aver subito perdite economiche a causa di truffe, mentre il 9% ha segnalato addirittura di aver perso dei clienti, dati che rispecchiano la media UE. Inoltre, il 28% (vs 25% EU) teme che un attacco informatico possa portare alla chiusura della prioria attività.