La passione per gli orologi. Intervista a Domenico Cecconi, esperto per la casa d’aste Cambi

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La passione per gli orologi nasce spesso fin dall’infanzia, con i primi giocattoli, oppure si sviluppa più tardi, con l’interesse per lo stile e l’estetica, o in età adulta, magari spinti dalla riscoperta di marchi storici o da orologi di famiglia. Il percorso di Domenico Cecconi, giovane, ma già esperto del settore, però, passa da diversi canali, per proseguire, poi, nel settore delle aste.

“Sono figlio di un mercante di gioielli; sin da piccolo sono sempre rimasto affascinato dal commercio di preziosi, mio padre non era specializzato in orologi, ma un giorno mi ha portato con lui a Miami, a una fiera di orologi vintage”-dice Cecconi, titolare, insieme al padre, di un negozio di orologi in via Mazzini a Milano ed esperto per la casa d’aste Cambi-“avevo 10 anni e in quella occasione mi è scattata la magia e l’ossessione per gli orologi vintage-li chiamo così, perché quelli antichi, invece, sono da tasca.

La passione per il commercio di questi orologi, da quel momento, non si è più fermata!”

Come hai imparato a gestire il tuo rapporto con le aste? Come ci si comporta? Come si partecipa?

“5 anni fa ho iniziato a lavorare nel mondo delle aste, ma mi sono avvicinato a questo mondo prima da cliente e mandante; il mio primo approccio è stato in questo modo, poi sono rimasto affascinato dalla dinamica durante le aste e ho deciso di avvicinarmi a questa realtà di spicco italiana, la Cambi, iniziando da stagista. Oggi sono esperto di un dipartimento di orologi.

Bisogna avere buone relazioni con la casa di aste, conoscere gli esperti, farsi affiancare, per partecipare, invece, ci si registra, si presentano documenti, garanzie, se non si conosce la persona. Si partecipa in sala, online, o al telefono. Ma in sala è più emozionante e divertente ovviamente!”

Tra le tue passioni, ci sono le competizioni sportive su moto da corsa, durante le quali hai ricevuto tanti premi e vinto tante gare ; quando hai iniziato?

“Ho iniziato a correre a 17 anni- relativamente tardi quindi-ho vinto gare importanti durante il campionato italiano di velocità. Durante l’anno migliore ho vinto tutto, ma, a metà campionato, durante una qualifica, sono caduto e mi sono infortunato. La prima gara che ho vinto è stata, in ogni caso, una delle più grandi emozioni della mia vita”.

Motori e orologi vanno spesso a braccetto, è un caso per te?

“Macchine, moto, orologi sono tra le più grandi passioni maschili, li definirei giocattoli per ragazzi cresciuti; sono accomunati da componenti meccanici di altissima precisione che portano a raggiungere certe performance.

Motori come velocità, tempo e precisione.

Orologi come qualità, estetica, precisione e design.

Gli aspetti più comuni tra i due mondi sono la precisione, la meccanica, il design e la relazione con il tempo nelle gare; per quanto riguarda le moto, tutto si misura con il tempo e gli orologi, quindi, a mio avviso, è un intreccio altamente romantico”.

Moto e orologi preferiti?

“Difficile scegliere

Per le moto direi yamaka rs6, honda four 400 moto vintage che mi ricorda quando mio padre mi portava in giro da piccolo, bmw r80 gs Dakar, iconica e storica.

Per gli orologi, invece, Patek Philippe “Ore del mondo “, doppia corona quadrante smalto, Dayotona 6263 quadrante nero, Patek Philippe 2499 seconda serie”.

Quale resta il tuo sogno come orologio antico/e da collezione?

“In assoluto il Patek Philippe 2499 seconda serie”

Ti ispiri a qualche figura del passato come esperto di orologi?

“Cerco di prendere gli aspetti migliori da chi ha più esperienza di me”.

Dove trovi pezzi unici nel mondo e quale è il mercato più florido?

“Su internet si trova qualsiasi cosa nel mondo, il mercato più florido è hong kong e in generale l’asiatico, ma le cose più belle si trovano in italia, dove il collezionismo è nato negli anni 80 e 90 e dove si trovano i pezzi più belli”.

Sei molto giovane; cosa significa per un esperto della tua età lavorare in un mondo rivolto da sempre a persone più grandi a livello generazionale?

“A volte all’inizio può essere un limite quando ci si interfaccia con i più grandi e trattando oggetti di grande valore.

L’interlocutore al primo impatto può avere un pensiero sulla tua professionalità, ma per fortuna non è mai stato un limite perchè poi, conoscendomi e nel tempo ciò che conta è la serietà e professionalità.

Nonostante la mia età, hanno trovato sempre una grande esperienza; giro molto, lavoro in una casa d’aste, ho un negozio di orologi, quindi ho avuto la possibilità di fare tanta esperienza, nonostante la mia giovane età”.