Negli USA riflettori puntati sul settore dei media

Christophe Nagy -

Il mercato americano ha continuato a registrare performance al rialzo nel mese di luglio con lo S&P 500 che, nella rilevazione in dollari, è cresciuto di 2 punti percentuale, e con una volatilità su livelli storicamente molto bassi.

A favorire il trend sono stati i buoni indicatori economici (Indice ISM manifatturiero e dati sull’occupazione) e solidi risultati nel secondo trimestre dell’anno.

Prima di tutto i risultati annunciati da molte società sono stati decisamente soddisfacenti: Microsoft e Facebook, ad esempio, hanno contribuito in maniera significativa alla performance grazie a risultati superiori alle aspettative.
Il processo di transizione all’interno del settore dei media va avanti mettendo sotto pressione i budget di pubblicità su canali tradizionali (TV e radio). Nielsen, società specializzata nella misurazione del dato di ascolti TV e nella realizzazione di studi di mercato, si è dimostrata resiliente grazie alla stabilizzazione nei risultati della propria attivitità Buy. Il mercato ha assunto un atteggiamento pessimistico sulla scia dei risultati del trimestre precedente.

Omnicom, come la maggior parte dei grossi gruppi di comunicazione, sta assistendo ad un rallentamento della crescita organica negli Stati Uniti. Sono aumentati i dubbi in merito alla capacità della società di offrire il medesimo valore aggiunto sulla pubblicità online e su canali tradizionali. Al momento, abbiamo una fiducia minore nei loro confronti.

Al contrario i risultati pubblicati da Comcast sono stati rassicuranti. L’operatore via cavo ha conservato un numero abbastanza stabile di abbonati TV mentre il mercato in senso ampio ha perso in media il 2% l’anno. Comcast è una società ben posizionata per continuare ad essere una prima scelta nella piattaforma video, riuscendo a combinare insieme un servizio di TV tradizionale e di contenuti video su internet.

Siamo positivi nei confronti di Starbucks, titolo che abbiamo seguito per molti anni. Starbucks rappresenta un brand unico e di gran qualità tanto negli USA quanto in Asia. E’ stato presente in Cina per circa 20 anni ed è proprietario di circa 2.500 locali, numero che la società intende raddoppiare nel giro dei prossimi cinque anni. Starbucks è stata in grado di adattarsi al digitale essendo stata tra le prime società ad investire sul sistema di ordinazione online e sui metodi di pagamento. Nonostante i buoni risultati registrati nel secondo trimestre, il management resta prudente per i trimestri a venire. Dal nostro punto di vista abbiamo fiducia sul profilo di crescita della società e sui suoi eccellenti livelli di profittabilità nel lungo periodo.


Christophe Nagy – Gestore del Comgest Growth America – Comgest