In Giappone vince la continuità

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Con l’attuale governo che si è assicurato una maggioranza di due terzi alle ultime elezioni generali, è probabile che le politiche stabilite in precedenza, come un aumento della spesa pubblica per l’istruzione e un ulteriore incremento dell’IVA a ottobre 2019 (dall’8% al 10%), verranno confermate.

L’effetto sulla politica monetaria dovrebbe essere limitato; l’impatto sull’indice dei prezzi al consumo derivante da sussidi più elevati (impatto negativo sul sotto-indice dell’istruzione) e dell’IVA (impatto diretto positivo) sarà considerato transitorio. L’imposta sul valore aggiunto più elevata, ad ogni modo, dovrebbe pesare sui consumi.

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Verso la fine del primo trimestre del 2018, verranno poi nominati dal governo i vice e il nuovo governatore e della Bank of Japan ed è probabile che ci sarà una continuità con l’attuale linea di politica monetaria.

Sul fronte del commercio, a settembre i dati sono stati più deboli, con le esportazioni del mese in calo dello 0,8% (volumi -0,8%) e le importazioni in aumento dello 0,7% (-0,4%). Le importazioni di dispositivi telefonici sono ulteriormente diminuite, con volumi in calo del 34%, anche se i nuovi modelli lanciati a settembre dovrebbero fornire un contributo positivo per il mese di ottobre

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Gero Jung – Chief Economist – Mirabaud AM