Mercati emergenti, ecco dove puntare nel sud-est asiatico

Maarten-Jan Bakkum -

Mentre il mondo intero sembra essere interessato ad investire in Vietnam, l’interesse per l’Indonesia si è notevolmente ridotto negli ultimi anni. Il successo del Vietnam si basa sulle privatizzazioni, su una migliore tutela della proprietà intellettuale e su scelte politiche chiare volte a un rapido sviluppo del settore delle esportazioni. In Indonesia sta accadendo quasi il contrario: il governo sta diventando sempre più populista per sostenere il consumatore, a scapito della competitività delle imprese. Le grandi aziende esportatrici restano lontane o partono per altri paesi asiatici, preferibilmente il Vietnam.

Attualmente, nel mondo emergente non c’è quasi nessun contrasto maggiore di quello tra Vietnam e Indonesia. Ciò riguarda principalmente di chiare scelte strategiche e di un’attuazione efficace. Il Vietnam ha ottenuto risultati impressionanti. Negli ultimi vent’anni, le esportazioni vietnamite sono cresciute cinque volte più velocemente della crescita media del mondo emergente e due volte più velocemente della crescita delle esportazioni in Cina, paese noto come il campione delle esportazioni. E soprattutto negli ultimi anni, il Vietnam lascia la concorrenza alle spalle.

Il forte afflusso di capitali esteri – i soli investimenti diretti ammontano a circa 20 miliardi di dollari all’anno – mantiene stabile la valuta, rendendo relativamente facile per le autorità mantenere bassi l’inflazione e i tassi d’interesse. Il boom dei consumi che ne deriva è attualmente uno dei più forti in tutto il mondo emergente.

Anche in Indonesia l’inflazione è stata bassa negli ultimi anni, e anche in questo caso l’afflusso di capitali esteri è stato cruciale. La grande differenza rispetto al Vietnam, tuttavia, è che gli investimenti diretti difficilmente vanno al settore industriale e il differenziale di tasso di interesse tra Indonesia e Stati Uniti ha attirato molti investimenti speculativi. Ora che il governo di Giacarta sta chiaramente seguendo un percorso più populista, questi capitali sono sotto pressione e diventa più difficile mantenere stabile la rupia. Ciò determinerà probabilmente un aumento dell’inflazione, che potrebbe essere un motivo per cui il governo decida di sostenere il consumatore indonesiano con interventi sui prezzi ancora più incisivi. Nel complesso, è improbabile che il clima degli investimenti migliori. E proprio questa è la chiave per degli investimenti esteri diretti produttivi, per il successo delle esportazioni e per una crescita economica elevata e stabile. Negli anni ‘90, la tigre indonesiana era di gran lunga superiore a quella del Vietnam, che era allora colpito dalla povertà. Ora il Vietnam, in rapido sviluppo, è diventato un esempio per l’Indonesia stagnante e sempre più ritirata.


 Maarten-Jan Bakkum – Senior Strategist, Emerging Markets – NN Investment Partners