Commento di State Street al meeting del FOMC

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A seguito del meeting del Federal Open Market Committee (FOMC) della FED, Lee Ferridge, responsabile Multi-Asset Strategy per le Americhe di State Street Global Markets, e Antoine Lesné, responsabile strategia e ricerca EMEA di SPDR ETFs, hanno rilasciato i seguenti commenti:

Commento di Ferridge: “Come ampiamente previsto, oggi il FOMC ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base. Tuttavia, cosa probabilmente ancora più importante, ha espresso la sua volontà di intraprendere una linea più aggressiva, aggiungendo un quarto aumento dei tassi di interesse per l’anno in corso al suo outlook per il 2018. Le speculazioni sulla possibile aggiunta di un quarto aumento sono state un tema ricorrente per tutto il 2018, ma una conferma indicherà che la maggior parte del comitato è meno favorevole a questa linea rispetto a quanto affermato in precedenza. È probabile che questa decisione aggravi la situazione delle valute dei mercati emergenti. Potrebbe inoltre offrire al dollaro un nuovo impulso rispetto alle sue controparti del G3, in quanto nelle prossime settimane i differenziali dei tassi di interesse a breve termine potrebbero ampliarsi ulteriormente, soprattutto qualora la BCE non fornisca ulteriori dettagli sulla fine del suo programma di quantitative easing in occasione del meeting di giovedì”.

Commento di Lesné: “Non sorprende che oggi il FOMC abbia alzato i tassi di interesse di 25 punti base. Ma la vera sorpresa è rappresentata dal “dot plot” che indicava un potenziale quarto rialzo dei tassi per il 2018, in contrapposizione con le recenti guidance del FOMC. Questo potrebbe causare un’ulteriore appiattimento della curva dei rendimenti del mercato obbligazionario, ma non segnerebbe necessariamente la fine imminente del ciclo (economico). Tuttavia, vista la continua divergenza tra la politica monetaria statunitense e quella degli altri mercati sviluppati, il mercato potrebbe rivalutare l’impatto sugli asset di rischio. Il meeting della BCE di domani sarà ancora più importante. Nel frattempo, i flussi verso obbligazioni a scadenza più breve potrebbero continuare ad essere positivi”.