Il transatlantico obbligazionario viaggia in acque tranquille

Anthony Smouha, Grégoire Mivelaz -

Per quanto riguarda l’Europa, mentre il mercato ha vissuto una fase di sofferenza nei primi due trimestri dell’anno a causa dei timori di natura geopolitica tra cui l’incertezza sulle elezioni Italiane, l’attività economia nel Vecchio Continente continua a conservare un livello soddisfacente, mentre le banche in senso generale proseguono nel consolidamento dei propri bilanci.

I rendimenti di molti bond sono cresciuti e, dal nostro punto di vista, continuiamo a credere che i rendimenti sulle obbligazioni denominate in Euro vicini o superiori al 4% siano molto interessanti, in particolar modo se facciamo riferimento alle obbligazioni con rating investment grade.

Per la maggioranza degli istituti finanziari, ci attendiamo che il percorso pluriennale di rafforzamento del capitale, riduzione dei costi e rifinanziamento del modello di attività continui ad andare avanti e influenzi positivamente le loro valutazioni del credito. Per questi istituti, che sono stati in grado di conservare una convenienza significativa, gli interventi continueranno a dare rendimenti molto interessanti sul loro debito subordinato, compresi i Coco bond.

Sull’altra sponda dell’Atlantico, negli Stati Uniti, il tasso del Treasury a 10 anni è salito dal 2,74% al 2,86% nell’ultimo trimestre e, mentre rimaniamo concentrati sul movimento al rialzo dei tassi di interesse potenzialmente più elevati a breve e a lungo termine, non ci aspettiamo che il tasso di interesse a 10 anni vada tanto oltre la soglia del 3%.

Ciò significa che molte obbligazioni a tasso fisso con un rendimento ben superiore al 5% sono relativamente ben protette. Inoltre, deteniamo molte obbligazioni da tasso fisso a variabile in cui il tasso di interesse sarà rifissato nel giro di pochi anni oppure potranno essere revocate. In fin dei conti abbiamo posizioni nel segmento delle obbligazioni a tasso di sconto variabile che traggono beneficio dall’incremento dei tassi di interesse e possono registrare un incremento di prezzo.

Per quanto riguarda le società finanziarie, rendimenti più alti continuano a offrire vantaggi in Europa, mentre il percorso di normalizzazione dei tassi di interesse dovrebbe fungere da rafforzamento per tali obbligazioni e rappresentare un catalizzatore positivo per il debito subordinato emesso da istituti di buon livello. Continueremo a conservare un buon bilancio tra obbligazioni a tasso fisso, da tasso fisso a tasso variabile e variabile per raggiungere un rendimento alto e costante e capital gain.


Anthony Smouha, Grégoire Mivelaz – gestori delle strategie Credit Opportunities – GAM Investments