In cerca delle migliori alternative

Mike Brooks -

Le prospettive poco brillanti riguardo alle asset class tradizionali hanno reso alcuni investitori meno ottimisti riguardo al futuro. Eppure, gli strumenti alternativi quotati che non presentano una correlazione con tali asset class offrono un nuovo universo di opportunità.

Noi investiamo in una selezionata gamma di strumenti alternativi che presentano una bassa correlazione con il ciclo economico e che comprendono infrastrutture, immobili, marketplace lending, leasing di aeromobili e litigation financing.

I fattori alla base dei ricavi di queste asset class non sono gli stessi che guidano l’andamento delle azioni e delle obbligazioni tradizionali. In genere, queste “alternative” agli strumenti alternativi producono un flusso di reddito ricorrente che risente poco della turbolenza dei mercati. Naturalmente si tratta di strumenti d’investimento poco liquidi, ovvero è difficile acquistarli e rivenderli con breve preavviso.

Come investiamo

Noi investiamo in asset alternativi attraverso fondi quotati negoziabili in Borsa. Si tratta di società pubbliche, gestite da un consiglio di amministrazione che deve rispondere agli azionisti. Gli amministratori emettono azioni e investono i proventi in strumenti alternativi che confluiscono in un fondo. Questo meccanismo conferisce ai fondi di investimento una struttura di capitale semipermanente, cosa che consente di investire in strumenti alternativi che sarebbero altrimenti inaccessibili attraverso un organismo regolamentato.

Infrastrutture

I progetti infrastrutturali generano un flusso di cassa stabile difficilmente riproducibile nei mercati obbligazionari tradizionali. Noi investiamo in infrastrutture sociali (ospedali, scuole), core (trasporti) e rinnovabili (centrali eoliche e solari). Molti progetti godono di un sostegno governativo e ricevono sussidi statali.
I programmi infrastrutturali vengono finanziati sempre più frequentemente attraverso fondi quotati, gestiti da fund manager che sono in grado di supervisionare la pianificazione, la costruzione e la gestione degli impianti. Puntiamo a un rendimento annuale del 5-7%. I ricavi di queste società, per quanto siano sensibili all’andamento dei prezzi dell’energia, sono sostanzialmente indipendenti dai principali fattori economici.

Immobiliare

Investiamo in fondi di investimento immobiliare (Real Estate Investment Trusts o REIT) che puntano su settori poco correlati all’andamento economico, come per esempio l’edilizia sociale che offre alloggi abbordabili a cittadini a basso reddito o disabili. In genere questi fondi sono sovvenzionati dal governo e implicano contratti a lunga scadenza. Dunque il fattore chiave di rendimento è il reddito derivante dalle locazioni generato da tali immobili. Puntiamo a un rendimento annuale del 5-7%, con rendimenti che crescono in linea con l’inflazione.

Marketplace lending

L’introduzione di requisiti normativi e patrimoniali più severi ha costretto le banche a ridurre i prestiti alle piccole imprese. Sono dunque sbarcate sul mercato delle società innovative che gestiscono piattaforme online per mettere in contatto chi è alla ricerca di un prestito con chi può erogarlo. A differenza delle banche, che traggono i loro profitti addebitando un tasso di interesse maggiore sui prestiti rispetto al tasso pagato sui depositi, queste imprese addebitano una commissione per l’intermediazione dei prestiti, che sono meno sensibili ai rialzi dei tassi di interesse rispetto alle obbligazioni high grade. Queste piattaforme utilizzano le nuove tecnologie per controllare il rating di credito, e il costo del prestito dipende dal grado di affidabilità dei mutuatari. Gli investitori fanno confluire il loro denaro in fondi come quello gestito dal Funding Circle, una piattaforma tecnologica supportata dal governo che eroga prestiti alle piccole imprese. Punta a un rendimento dell’8-9%, comprese le perdite sui crediti.

Leasing di aeromobili

Le compagnie aeree scelgono sempre più spesso di affittare i velivoli anziché acquistarli poiché ciò conferisce loro una maggiore flessibilità operativa. Il costo per l’acquisto di un aeroplano può lasciare la società aerea esposta nel caso in cui la domanda di voli diminuisca, mentre se la domanda cresce le compagnie possono semplicemente noleggiare più aeromobili. Questo fenomeno ha determinato l’aumento del numero di società di noleggio aeromobili. Raccolgono denaro per acquistare gli aerei tramite fondi di investimento e pagano un reddito regolare sulla base dei contratti di leasing. Gli aeromobili hanno anche un valore nel caso di rivendita che può incrementare il rendimento complessivo. Grazie alla regolarità dei flussi di reddito si tratta di un business relativamente protetto dalle recessioni economiche.
La domanda dipende in certa misura dalla salute dell’industria dei trasporti aerei ma crediamo che sia favorita dall’aumento della ricchezza nelle economie emergenti.

Litigation finance

Abbiamo investito in una società specializzata nel finanziamento delle controversie, il segmento noto come litigation finance, che fornisce fondi agli studi legali e/o ai ricorrenti per coprire il costo delle cause in tribunale. La società è incoraggiata a selezionare le cause che hanno maggiori possibilità di vittoria, poiché riceve una percentuale della somma concessa al vincitore della causa mentre subisce i costi delle azioni legali che non hanno successo. Le cause legali possono essere complesse mentre il finanziamento delle controversie è semplice, e nella maggior parte dei casi si trova un accordo prima di arrivare in tribunale. L’esito delle controversie legali è quasi interamente indipendente dalle condizioni economiche e finanziarie.


Mike Brooks – Responsabile Multi-Asset Diversificato – Aberdeen Standard Investments