Spread italiano alle stelle se mercoledì va male

Vincent-Frédéric Mivelaz -
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Le premesse ci sono tutte. Nonostante la settimana sia iniziata positivamente per gli indici borsistici europei al netto del conflitto sulla manovra di bilancio tra l’Unione Europea e il governo italiano e lo spread tra BtP e Bund continui a rimanere intorno al 3% dallo scorso mercoledì suggerendo che i timori degli investitori sul rischio Paese si stanno stabilizzando, la decisione finale da parte della Commissione di mercoledì 21 novembre non passerà inosservata e il mercato non è affatto immunizzato dai pericoli che ne potrebbero scaturire.

Aver ripresentato la manovra senza le modifiche richieste dall’Europa significa accettare implicitamente che i rendimenti dei titoli di Stato possano salire ulteriormente e peggiorare radicalmente lo spread sull’Italia? Benchè lo riteniamo altamente probabile, il verificarsi dello scenario peggiore sarà indissolubilmente legato all’ eventuale decisione di applicare sanzioni nella misura dello 0,2% del pil nonché di escludere l’Italia dall’accesso ai fondi europei.

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Nessuno scossone previsto per l’Eurodollaro che nel breve termine dovrebbe rimbalzare di poco all’interno del range posto a 1,1445.


Vincent-Frédéric Mivelaz – analista – Swissquote

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