Investire sui trend secolari con le obbligazioni convertibili

Nicolas Delrue -

Dai massimi storici di fine 2017, i mercati finanziari hanno vissuto alti e bassi. Il relativo rallentamento dell’attività globale, combinato con le tensioni politiche e i cambiamenti di politica delle banche centrali, hanno portato a movimenti importanti sui mercati finanziari.

Guardando al futuro, riteniamo che gli aspetti positivi rimangano. Tuttavia, le persistenti incertezze (come l’esito dei negoziati commerciali USA-Cina e gli sviluppi della Brexit) richiedono una certa cautela.

Dopo i movimenti a “V” sui mercati azionari, e considerando il fatto che le valutazioni hanno già ampiamente recuperato rispetto alla fine del 2018, potrebbe essere difficile per alcuni investitori rimanere fortemente investiti in azioni pure. D’altra parte, le obbligazioni offrono ancora un’alternativa limitata all’azionario in termini di rendimento, soprattutto in Europa. In questo contesto, le strategie convesse costituiscono una valida alternativa per gli investitori e giustificano la scelta delle obbligazioni convertibili nell’ambito di un’allocazione globale del portafoglio.

La combinazione di caratteristiche di tipo obbligazionario e azionario è alla base del profilo di payoff asimmetrico delle obbligazioni convertibili: la loro “convessità”. La componente obbligazionaria conferisce loro qualità difensive delle obbligazioni ordinarie (ad esempio, un floor e un rendimento regolare), mentre l’opzione “call” incorporata consente un’esposizione asimmetrica all’andamento del prezzo delle azioni sottostanti.

A parità di altri fattori, per un movimento verso l’alto o verso il basso delle loro azioni sottostanti, le obbligazioni convertibili tendono a catturare più il lato positivo che il lato negativo. Storicamente, la natura convessa delle obbligazioni convertibili ha fornito agli investitori benefici a lungo termine, sia rispetto alle azioni sia rispetto alle obbligazioni. Relativamente alle azioni, le obbligazioni convertibili hanno dimostrato di essere in grado di offrire rendimenti simili o più elevati, con una volatilità dimezzata e cali ridotti, su un intero ciclo di mercato. Negli ultimi vent’anni, le obbligazioni convertibili globali hanno risentito, in media, di solo il 53% dei ribassi dei mercati azionari e contemporaneamente sono riuscite a catturare il 65% dei rialzi nei mesi positivi per l’azionario.

Oltre a consentire agli investitori di ottimizzare nel tempo il rischio-rendimento del loro investimento azionario, le obbligazioni convertibili hanno dimostrato la loro capacità di migliorare il profilo di rendimento di un puro investimento a reddito fisso nel lungo periodo, a fronte di un contenuto aumento della volatilità.

Nell’attuale fase avanzata del ciclo economico, il mercato mondiale delle obbligazioni convertibili offre un’esposizione a società molto ricercate, il cui business è legato a trend secolari favorevoli e meno correlati all’economia globale in rallentamento. Tra questi temi, troviamo in particolare valore nella digitalizzazione dell’economia, nei consumi (in aumento) della classe media in Asia e nell’invecchiamento della popolazione. Inoltre, per le aziende orientate alla crescita, le obbligazioni convertibili offrono condizioni di finanziamento interessanti grazie alla riduzione degli interessi in cambio dell’opzione di conversione.


Nicolas Delrue – Head of Investment Specialists – Union Bancaire Privée (UBP)