Investec AM: dal meeting BCE prevediamo dichiarazione attendista. Taglio tassi a settembre

Russell Silberston -

I dati dell’Eurozona sono, con sorpresa, in rialzo.

A livello dei singoli stati, questa dinamica è guidata dalla Francia che, riteniamo, sia in una condizione di “rimbalzo” economico dopo le problematiche causate dalle proteste dei Gilet Gialli. Tuttavia i dati vedono una grande differenza tra il settore dei servizi e il manifatturiero; le aspettative sulla crescita del PIL rimangono ferme su livelli bassi, e non appaiono esserci possibilità di importanti sorprese. L’inflazione sottostante è stabile a livelli molto bassi e la crescita dei salari rimane ferma. La BCE ha allentato la politica nella sua ultima riunione e probabilmente è troppo presto perché ciò si ripeta.

La migliore ipotesi per questo incontro è che si arrivi ad una dichiarazione attendista del tipo: “siamo pronti ad agire per sottolineare il nostro impegno nell’ottenere gli obiettivi di inflazione e prenderemo una decisione nel contesto delle previsioni del nostro staff di settembre”.

A settembre, se le previsioni saranno ancora in calo, ci aspetteremmo un modesto taglio dei tassi di 10 punti base e una nuova iniezione di QE.

La Bce è consapevole del fatto che le sue azioni siano state efficaci, in particolare il QE e il LTROs, ma tassi negativi e forward guidance hanno anche avuto degli effetti collaterali.

Goldman ha intrapreso un lavoro interessante sul “tasso di inversione” e ritiene che questo sia pari al -1% per l’Eurozona. È quindi probabile una riduzione dei tassi, ma questa sarà accompagnata dal tiering dei depositi.

C’è molto spazio anche per ulteriori iniezioni di QE. Senza modifiche alle attuali restrizioni, possono essere acquistati 400 miliardi di euro. Se sono stati aumentati i limiti di emittenza autoimposti al 505%, allora la potenza di fuoco complessiva è di 1 trilione di euro.


Russell Silberston – manager – Investec AM