5 passi per partire con il piede giusto e raggiungere l’obiettivo dell’investimento

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In Italia, lo scenario degli investimenti Venture Capital, continua ad alimentare l’innovazione e la crescita delle startup nostrane. Secondo gli ultimi dati presentati dall’Osservatorio Italian Tech Alliance – Growth Capital, nel 2023 si è verificata una diminuzione degli investimenti in startup pari al -37%, dovuta anche alla mancanza di significativi round, che invece avevano caratterizzato l’anno precedente. Se però si allarga l’orizzonte, prendendo in considerazione un arco temporale più esteso, rimane evidente la costante e progressiva maturazione dell’intero ecosistema, che guarda con sempre maggiore attenzione a settori cruciali come per esempio il DeepTech, il Software, le Life Sciences e il Fintech, campo che storicamente ha raccolto di più. “Tale fotografia deriva dalla crescente domanda di innovazione digitale che sta spingendo gli investitori a cercare opportunità in aziende che offrono soluzioni all’avanguardia per le sfide del mondo contemporaneo.” – Spiega Doris Messina, CEO di Tot, piattaforma fintech 100% italiana di banking e amministrazione aziendale che ha l’obiettivo di semplificare la gestione amministrativa e finanziaria per le imprese del territorio italiano, recentemente tra i protagonisti dell’evento Hi!Network a Roma.

Del resto, come spiega Messina: “Siamo in una fase di evoluzione molto ampia delle nostre abitudini, la transizione digitale è utile e necessaria prima di tutto, soprattutto in un un nuovo scenario globale dove l’inflazione e la crescita dei prezzi si fanno sentire e la prima strada da perseguire per le imprese è proprio quella di ridurre i costi.”

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Nell’ambito dell’appuntamento dello scorso 29 febbraio, che ha ospitato un confronto attivo, con oltre 300 startup presenti, sul ruolo attuale del Venture Capital e sulle modalità attraverso le quali le startup possono avvicinarsi a tali attori, in grado di alimentare la loro crescita, l’attenzione si è focalizzata sull’importanza di sviluppare una strategia efficace per arrivare all’obiettivo finale del round.

“Noi stessi, come Tot, avendo vissuto a tutti gli effetti le fasi che deve attraversare una startup, abbiamo intrapreso questo percorso e sappiamo bene quanto sia complesso da portare avanti e non sempre lineare.“ – approfondisce Doris Messina.

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Quali sono quindi i passi da compiere per costruire la propria impresa affinché risulti attrattiva per il mercato di capitali?

1- Costruire un team di valore

Nelle fasi iniziali di una startup, il primo elemento su cui viene fatta una valutazione da parte degli investitori è proprio il team che la compone. Aspetti come esperienza pregressa, motivazione, resilienza dei founder, capacità di risoluzione di problematiche e imprevisti e conoscenza del mercato, sono gli elementi che colpiscono maggiormente chi per primo investirà nella startup. “Io e Bruno Reggiani, co-Founder di Tot, veniamo da esperienze pregresse nel mondo del banking che ci hanno permesso di conoscere questo mercato in modo significativo e di costruire quindi una proposta che potesse realmente andare incontro alle esigenze di micro imprese e partite IVA e ottenere quindi la fiducia dei nostri stakeholder.” – commentano.

2- Creare un progetto finanziario solido

La creazione di un progetto finanziario approfondito è un passo cruciale per la sostenibilità e la crescita di una startup. Bisogna iniziare definendo chiaramente gli obiettivi finanziari a breve e lungo termine, identificando le fonti di reddito previste e valutando le spese. Vanno dettagliate le entrate provenienti da vendite, investimenti o finanziamenti, e analizzate le uscite e i costi fissi e variabili, considerando scenari ottimistici e pessimistici. È importante aggiornare il progetto finanziario costantemente per riflettere l’evoluzione del mercato e degli obiettivi aziendali, assicurandosi di avere una panoramica realistica e flessibile, e comunque ambiziosa delle risorse finanziarie disponibili per supportare la crescita della startup. È importante infine dimostrare metriche crescenti e in linea con gli obiettivi che ci si è dati.

3- Gestire in modo digitale i processi amministrativi e finanziari

Come abbiamo visto, in uno scenario come quello attuale, è importante impostare la propria azienda affinché la maggior parte dei processi siano digitali. Nascere con un’impostazione digitale è più semplice perché permette di ridurre i costi fin dall’inizio. “Ed è con questi presupposti che abbiamo creato Tot, proprio per supportare le micro imprese a gestire in modo semplice e immediato gli aspetti più cruciali del loro business, come la gestione amministrativa e finanziaria.” – aggiungono.

4- Scegliere la giusta opzione di fundraising

La scelta dell’opzione di fundraising dipende da molteplici fattori, come per esempio dallo stadio di sviluppo della startup, dal suo settore di appartenenza e dagli obiettivi a lungo termine. A titolo esemplificativo, per le imprese emergenti con idee innovative ma limitate risorse, l’approccio agli investitori angel o al crowdfunding potrebbe essere vantaggioso per generare un interesse iniziale. Nel caso di startup con un modello di business consolidato, una presenza sul mercato e ambizioni di crescita più rapide, l’attrazione di venture capital o corporate venture capital potrebbe essere cruciale. Prima di optare per una determinata modalità di fundraising, è essenziale considerare attentamente le esigenze finanziarie, l’equity disponibile per cessione e le aspettative di crescita, inoltre è fondamentale che l’opzione scelta sia coerente con la visione a lungo termine della startup.

5- Creare un rapporto di fiducia con l’investitore

Per instaurare un solido rapporto di fiducia con gli investitori, è essenziale comunicare in modo trasparente e aperto riguardo alla visione, alle strategie e ai rischi del proprio business. Bisogna fornire aggiornamenti regolari sulle performance aziendali, dimostrando coerenza nell’adempimento degli obiettivi. È necessario ascoltare attentamente i feedback degli investitori, dimostrandosi aperti alle loro preoccupazioni e coinvolgendoli attivamente nelle decisioni chiave. La chiarezza, la coerenza e la gestione efficace delle aspettative contribuiranno a costruire una fiducia duratura che è fondamentale per il successo sul lungo periodo dell’ azienda.

La gestione amministrativa e finanziaria di un’impresa, soprattutto se agli inizi, rimane quindi l’aspetto essenziale, in grado di incidere sulla sua crescita, sulle attività di fundraising e sulla gestione dei rapporti con i propri stakeholder. È importante che gli imprenditori dedichino il giusto tempo a questi temi, per poi concentrarsi sullo sviluppo dell’idea e sulle attività legate all’ingresso sul mercato. Per una startup la cosa più importante è che la cassa sostenga la crescita e non finisca troppo presto. Proprio per questo Tot si configura come un alleato prezioso in grado di far risparmiare tempo nella gestione di tutte quelle pratiche burocratiche legate all’amministrazione dell’impresa per dedicarsi maggiormente alla crescita del proprio business. E tenere sotto controllo il business ogni giorno evitando sorprese per un presidio non esattamente costante.