Borse mondiali ostaggio di pochi tech Usa, indici passivi chiedono diversificazione (NS Partners)
L’eccessiva polarizzazione delle performance nei principali indici passivi desta preoccupazione per gli investitori globali. Questa tendenza è evidente nei maggiori indici americani, europei e mondiali, quali l’S&P 500, lo Stoxx 600 e l’MSCI World. Negli Stati Uniti, l’S&P 500 è dominato da un piccolo gruppo di grandi aziende tecnologiche. Apple, Microsoft, Amazon, Meta e Nvidia rappresentano più del 27% dell’intero indice, un dato preoccupante.
Nel primo semestre di quest’anno, il divario tra l’S&P 500 e la sua controparte equally weighted è arrivato ai massimi di 15 anni, fino al 10,21%, alimentato dal contributo delle Magnifiche 7. Senza Nvidia, infatti, l’S&iP 500 sarebbe cresciuto del 10% da inizio anno mentre, escludendo le Magnifiche 7, sarebbe cresciuto del 7,5%, a fronte di una crescita effettiva di quasi il 17%.
Questi dati alimentano le preoccupazioni che il rally tecnologico potrebbe dissiparsi, se il sentiment su queste aziende dovesse cambiare, e una caduta di questi titoli porterebbe a conseguenze enormi per l’indice – un crollo di Nvidia del 10% potrebbe causare una perdita di circa lo 0,7% per l’indice, a parità di altre condizioni.
In Europa, l’indice Stoxx 50 mostra una polarizzazione meno marcata rispetto agli Stati Uniti, ma comunque significativa. Le grandi società come ASML, SAP e LVMH detengono da sole più del 20% dell’indice. Sicuramente una forte dipendenza da poche società, ma meno rilevante rispetto all’S&P 500. Ad ogni modo, un calo delle vendite nel settore dei semiconduttori influenzerebbe significativamente l’indice europeo: un eventuale crollo del 10% di ASML, sulla quale l’indice investe la quota maggiore del suo portafoglio – più del 10% -, potrebbe teoricamente portare a una perdita di circa l’1% per l’indice. A livello globale, infine, l’indice MSCI World, che rappresenta le performance di mercati sviluppati in tutto il mondo, è anch’esso altamente polarizzato. Le stesse grandi aziende tecnologiche statunitensi che dominano l’S&P 500 hanno un peso considerevole anche nell’MSCI World, circa il 20% del totale. Questo indice è quindi esposto non solo agli eventi economici globali, ma anche alle specifiche dinamiche di mercato delle principali aziende tecnologiche americane. In conclusione, è opportuno prendere coscienza del fatto che la performance degli indici potrebbe non riflettere accuratamente lo stato dell’economia più ampia, poiché è fortemente influenzata da un piccolo numero di aziende. È essenziale monitorare attentamente la composizione degli indici e considerare strategie di diversificazione più efficaci per mitigare i rischi associati alla concentrazione elevata.