T. Rowe Price: Azioni USA, i catalizzatori che spingeranno le small cap

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Le piccole imprese statunitensi sono destinate a mostrare buoni risultati? Secondo i dati storici, quando un’elevata concentrazione nell’indice S&P 500 comincia a venir meno, di solito ha inizio un nuovo ciclo di sovraperformance delle small cap. Nell’ultimo secolo, le azioni a grande capitalizzazione e quelle a piccola capitalizzazione si sono alternate alla guida del mercato in cicli della durata di circa dieci anni. Allo stato attuale, il ciclo di mercato corrente, guidato quasi interamente da titoli a grande capitalizzazione, sembra piuttosto lungo. Gli investitori sono alla ricerca di alternative per diversificare i rispettivi portafogli.

Il denaro riallocato, abbandonando il segmento a più grande capitalizzazione dove c’è una maggiore concentrazione e potenzialmente soggetto a un calo delle valutazioni, deve trovare una destinazione.Stiamo iniziando a rilevare flussi verso titoli a media e piccola capitalizzazione, che presentano valutazioni relativamente più attraenti.

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Non dovrebbe essere necessario un enorme afflusso di capitali per modificare la situazione nel settore delle small cap. Al 31 marzo 2024, i cinque titoli più importanti dell’S&P 500 avevano una capitalizzazione di mercato pari a 3,7 volte circa quella dell’intero universo del Russell 2000. Se anche solo una frazione del valore delle cinque maggiori azioni statunitensi venisse riallocata in società più piccole, l’impatto complessivo potrebbe essere notevole.

Potenziali catalizzatori della spinta al rialzo

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Da tempo le valutazioni delle società statunitensi più piccole sono inferiori alla loro media di lungo periodo. Qual è il catalizzatore che potrebbe far crescere la valutazione delle società statunitensi più piccole? La risposta più ovvia è la crescita degli utili: utili più elevati significano che gli investitori saranno più disposti a pagare prezzi più alti. Inoltre, le prospettive sono positive, mentre favorevoli tendenze strutturali forniscono un supporto. La spesa in conto capitale negli Stati Uniti, cui gli utili delle società più piccole sono maggiormente correlati rispetto alle società più grandi, per una maggiore esposizione al mercato interno, ha evidenziato un’accelerazione dopo la pandemia. Come le spese per le infrastrutture che hanno iniziato ad accelerare nel 2021.

Il reshoring/onshoring delle attività commerciali statunitensi, in particolare delle capacità produttive, è un’altra importante tendenza secolare che favorisce le società più piccole. Il governo federale ha dato priorità alla sicurezza delle catene di approvvigionamento negli USA, sulla scia delle interruzioni registrate durante la pandemia, fornendo massicci incentivi alle società interne, grazie a una legislazione come il CHIPS and Science Act del 2022. I flussi derivanti da questi programmi inizieranno ad affluire solo nel 2024, ma già da prima le singole società hanno avviato gli investimenti in nuove capacità produttive negli USA. Questi investimenti rappresentano un supporto a lungo termine per l’economia nazionale e sono destinati a un’ampia gamma di settori: costruzioni e materiali, componentistica per le catene di montaggio automatizzate, distributori ed aziende di trasporto, fondamentali per lo spostamento delle merci lungo la catena di approvvigionamento.

Considerato il loro orientamento più interno, le società più piccole si trovano in una posizione più favorevole per beneficiare dei cambiamenti dei trend nell’ambito dell’economia statunitense. Una delle tendenze a cui stiamo assistendo consiste nel passaggio delle spese dei consumatori dai beni ai servizi. Durante la pandemia di Coronavirus, l’economia dei beni è rimasta relativamente sana, mentre quella dei servizi si è completamente spenta. Questo scenario sta progressivamente registrando un’inversione di tendenza. Considerando che gli utili delle società più piccole sono molto più orientati al settore dei servizi, ciò dovrebbe fornire un impulso significativo alla crescita degli utili delle small cap in generale.

Alla luce di questi positivi fattori strutturali, prevediamo un potenziamento dei fondamentali delle società più piccole, in settori come l’immobiliare, l’energetico e in alcune sezioni del comparto tecnologico, che evidenziano notevoli miglioramenti rispetto al recente passato.

Tech, immobiliare ed energia

Mentre alcune aziende produttrici di semiconduttori stanno chiaramente beneficiando dell’ascesa dell’IA, altre aree tecnologiche stanno evidenziando una notevole flessione della domanda, dopo aver subito un’impennata durante la pandemia. Tuttavia, le crescenti esigenze tecnologiche generano opportunità a lungo termine. Per le società più piccole, le migliori opportunità potrebbero forse giungere dagli effetti secondari dell’intelligenza artificiale. Ad esempio, stiamo già assistendo alla rapida adozione di nuove applicazioni di IA, che sono in grado di apprendere e fornire migliori risultati agli utenti.

Sebbene gli investitori restino nervosi in relazione alle prospettive degli immobili commerciali, quelli residenziali offrono alcune opportunità potenzialmente sottovalutate. La pandemia di Coronavirus ha creato distorsioni in molte aree del mercato immobiliare, soprattutto nel comparto degli uffici, ma anche in altri ambiti. Nel settore residenziale, ad esempio, gli avvii delle costruzioni di abitazioni plurifamiliari sono saliti a oltre 500.000 unità nel 2022, trainati da un boom della domanda.

Nel 2025, si prevede un notevole rallentamento. Tuttavia, mentre ci sono specifici mercati che continueranno a registrare un eccesso di offerta, molte parti degli Stati Uniti evidenziano ancora significative carenze di alloggi residenziali. Ciò crea un contesto favorevole a una potenziale crescita degli affitti per i proprietari. In quest’ottica, stiamo individuando opportunità in una selezione di fondi d’investimento nel comparto immobiliare, mentre alcune società che fabbricano prodotti edilizi a piccola e media capitalizzazione appaiono interessanti nelle aree dove gli alloggi sono limitati.

L’aumento della produttività energetica è cruciale per l’economia statunitense e costituisce un obiettivo primario per i dirigenti nel comparto energetico. A fronte del rialzo delle curve dei costi per esplorazione e produzione (E&P) di petrolio e gas, migliorare la produttività energetica risulta essenziale.

L’innovazione e la tecnologia sono elementi cardine per trovare una soluzione e molte società energetiche a piccola e media capitalizzazione sono all’avanguardia nell’ambito di questa innovazione, spesso rappresentando componenti integrali della catena di approvvigionamento energetico. In particolare, le operazioni di midstream — la lavorazione, lo stoccaggio e il trasporto di petrolio e gas — rappresentano la sfida più grande per la maggior parte delle grandi società nel comparto E&P e potenzialmente una grande opportunità per quelle più piccole, che sono in grado di fornire questi servizi chiave o tecnologie abilitanti.