ANIR Confindustria. Codice Appalti: approvata alla Camera la revisione automatica dei prezzi

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ANIR Confindustria ha partecipato a un’audizione presso la Camera dei Deputati, rappresentata dal Presidente Massimo Piacenti e dal Segretario Generale Paolo Valente, sul tema della revisione del Codice Appalti.
Le modifiche richieste per l’articolo 60 riguardano la revisione dei prezzi per i contratti a esecuzione periodica e continuativa, da indicizzare direttamente secondo gli indici ISTAT correnti. La proposta avanzata da ANIR Confindustria è stata in parte accolta dalle diverse risoluzioni presentate, in particolare da quelle di maggioranza a firma Mazzetti (Forza Italia) e Milani (Fratelli d’Italia).

Il Presidente Massimo Piacenti dichiara: “È una questione cruciale per il settore dei servizi. In questi mesi è stato dimostrato quanto sia volatile il mercato dei beni agro-alimentari. Il Codice Appalti deve poter riconoscere automaticamente la revisione dei prezzi in caso di aumenti, almeno per quanto riguarda il settore dei servizi. La proposta che facciamo da tempo punta a garantire l’efficacia dei servizi erogati e una maggiore stabilità e sostenibilità delle imprese del nostro settore, che spesso si sono trovate a dover affrontare aumenti dei costi senza la possibilità di adeguare i prezzi nei contratti in essere. Questo non solo mette a rischio la sopravvivenza delle aziende, ma anche la qualità e la sicurezza dei servizi offerti ai cittadini. Sosteniamo da sempre l’importanza della qualità e della sicurezza nei servizi di ristorazione collettiva. Questo della revisione automatica dei prezzi è un passo fondamentale per garantire degli standard di qualità elevati e il miglior modo per le aziende di stare sul mercato. Continueremo a lavorare a stretto contatto con le Istituzioni, e ringrazio tutti gli onorevoli dell’VIII Commissione per il prezioso lavoro che stanno effettuando e l’opportunità che hanno dato alla nostra associazione di poter continuare a collaborare per migliorare la situazione in un settore cruciale come quello del cibo pubblico”.