AXA Investment Managers MARKET UPDATE
L’azione dei prezzi di mercato riflette diversi fattori, che analizzeremo a seguire. Nel breve termine, il pericolo è che il momentum negativo dei prezzi domini i fondamentali, portando a movimenti eccessivi nei mercati azionari e del credito che, a loro volta, minacceranno un cambiamento delle prospettive economiche. In questo scenario una qualche reazione da parte delle banche centrali non può essere esclusa.
I fattori di turbolenza del mercato includono
- Cambiamento nell’outlook statunitense e globale a causa della debolezza dei dati, in particolare dei non-farm payroll
- Crescita negli Stati Uniti e aumento del tasso di disoccupazione, una situazione attesa da tempo – l’aumento del tasso di disoccupazione ora minaccia però di segnalare un potenziale periodo di recessione negli Stati Uniti.
- La delusione per il fatto che la Federal Reserve non abbia ancora tagliato i tassi di interesse, soprattutto se si considera che la Bce, la Banca Nazionale Svizzera e la Banca d’Inghilterra hanno già ridotto i tassi in risposta al calo dell’inflazione.
- Incertezza politica negli Stati Uniti, sulla scia del ritiro di Biden e della riduzione del vantaggio di Donald Trump nei sondaggi.
- Tensioni geopolitiche, soprattutto in Medio Oriente, dove non si può escludere un vero e proprio conflitto tra Israele e Iran.
- Prese di profitto sulle azioni delle società tecnologiche negli Stati Uniti, in parte a causa di ricavi e sugli utili del secondo trimestre in parte deludenti, anche se rimasti solidi in termini generali. Tuttavia, un rallentamento economico più ampio e una maggiore cautela da parte delle aziende potrebbero colpire la spesa per gli investimenti nell’IA, che è stata un importante motore della performance dei titoli tecnologici.
- In generale, gli utili dell’S&P500 sono stati solidi ma non spettacolari, il che potrebbe portare a un ridimensionamento delle aspettative per i prossimi trimestri.
- Le condizioni di trading estive e la scarsa liquidità potrebbero esacerbare i movimenti del mercato.
- Il recente rafforzamento dello yen ha portato alla copertura delle posizioni corte, forse innescando la vendita di alcuni asset con carry più elevato.
Cosa potrebbe essere d’aiuto da qui in avanti?
- Un taglio dei tassi della Fed prima della riunione del 18 settembre o almeno un forte segnale sull’allentamento da parte dei funzionari della Fed.
- Altre misure delle banche centrali.
- Rivalutazione dei dati economici: gli Stati Uniti non sono ancora in recessione.
- Attenuazione delle tensioni in Medio Oriente, con un cessate il fuoco tra Israele e Hamas.
Normalmente guarderemmo alle banche centrali per riportare la calma sui mercati. Non è insolito che ad agosto si assista a questo tipo di volatilità. I fondamentali dell’economia globale sono buoni, come recentemente espresso dal FMI. Anche l’indebolimento del mercato del lavoro statunitense deve essere contestualizzato: recentemente gli annunci di lavoro sono aumentati, la crescita delle buste paga è ancora positiva e l’aumento della disoccupazione potrebbe riflettere posti di lavoro temporanei.
Tuttavia, le incertezze a breve termine porteranno a un posizionamento di rischio negativo, che dovrebbe andare a vantaggio dei titoli di Stato, del credito di alta qualità e di valute come il franco svizzero e lo yen.