Dove sono i ricavi dell’IA? Uno sguardo ai multipli di fatturato delle mega cap tecnologiche
Tendenze di valutazione e sentiment del mercato
Da sempre, l’IA è vista come una rivoluzione del software. Mentre i semiconduttori rappresentano strumenti essenziali, il software sarà il fattore chiave di differenziazione, in quanto gli utenti cercheranno le piattaforme più avanzate e intelligenti. Di conseguenza, dal lancio di ChatGPT le mega cap tecnologiche hanno registrato un significativo apprezzamento delle quotazioni azionarie, spinte dall’ottimismo degli investitori sul fatto che i potenziali guadagni futuri dell’IA siano concentrati tra questi attori di spicco. Tuttavia, tale entusiasmo ha portato a un’espansione dei multipli di valutazione, che secondo molti potrebbe essere indice di una bolla.
Esaminando il periodo successivo al lancio di ChatGPT, si nota che il rapporto forward prezzo/fatturato (P/S) del Nasdaq è passato da 3,8 a 5,0, con un moderato aumento del 34%. Tuttavia, Amazon, Google, Meta e Nvidia hanno registrato un’espansione superiore al 50%, con alcune che hanno superato il 100%. Questo potrebbe suggerire che tali titoli siano sopravvalutati o che il mercato reputi la valutazione corretta, date le aspettative di sostanziali ricavi futuri dall’IA e di un potenziale di guadagno che va oltre le attuali stime di vendita forward.
Di recente, il sentiment di Wall Street nei confronti di queste aziende è passato da positivo a negativo, poiché gli investitori si interrogano sul potenziale ROI dei grandi investimenti in capitali e sui tempi di realizzazione di tali rendimenti. La scorsa settimana, le relazioni sugli utili delle principali aziende tecnologiche hanno rivelato risultati contrastanti.
Le azioni di Amazon sono scese a causa di prospettive sui ricavi prudenti e vendite deludenti, a cui si è aggiunto l’aumento dei costi per l’espansione di Amazon Web Services. Microsoft ha registrato un rallentamento della crescita del ramo di cloud computing Azure e prevede di continuare a investire in modo sostanziale nei centri dati. Meta, invece, ha ottenuto utili forti, tranquillizzando gli investitori e guadagnando tempo per far fruttare i suoi investimenti nell’IA. Nel frattempo, le azioni di Alphabet sono scese dopo che la società ha sorpreso Wall Street con un forte aumento dei costi, mettendo in ombra vendite migliori delle aspettative. Alla fine della settimana, l’impatto di un rapporto sull’occupazione più debole del previsto ha ulteriormente aggravato i ribassi di questi titoli, spingendo gli investitori a rivalutare le loro posizioni in un contesto economico in rallentamento. Di conseguenza, i multipli hanno registrato una contrazione significativa in quanto gli investitori hanno venduto le azioni e rivisto il loro posizionamento. Il premio di valutazione precedentemente accordato a questi titoli è diminuito, date le crescenti preoccupazioni che l’hype dell’IA possa non soddisfare le aspettative.
L’esame degli attuali rapporti P/S nel contesto delle tendenze storiche può fornire indicazioni preziose per capire se le valutazioni si siano dilatate rispetto al passato. Nvidia e Microsoft si distinguono per i rapporti P/S, che sono significativamente più alti rispetto alle loro mediane storiche di 10 anni. Questo potrebbe suggerire che il mercato si aspetta un valore corretto a fronte di una crescita futura estremamente forte, oppure potrebbe indicare una sopravvalutazione. Mettendo insieme i rapporti storici e quelli forward, vediamo che Amazon, Google e Meta si sono ripresi di recente dopo rapporti di valutazione relativamente bassi. Grazie alle significative espansioni dei multipli dopo il lancio di ChatGPT, sono tornate ad avere valutazioni in linea con i loro numeri storici. Tuttavia, la situazione potrebbe essere diversa per Microsoft e Nvidia, in quanto entrambe hanno registrato espansioni dei multipli significative al di là di quanto visto nell’indice Nasdaq più ampio, superando sostanzialmente i parametri storici.
Il potenziale dell’IA di cambiare le carte in tavola per le mega cap tecnologiche potrebbe giustificare valutazioni più elevate, tanto ora quanto in futuro. Storicamente, investire in queste aziende cinque o più anni fa sarebbe stato molto redditizio, indipendentemente dalle valutazioni. Tuttavia, quelle attuali di alcune di esse indicano un significativo “premio di valutazione” rispetto al passato, il che spiega probabilmente perché gli investitori sono ora più cauti. Tale cautela ha contribuito alle recenti flessioni dei prezzi, anche in presenza di relazioni sugli utili positive.
Prospettive storiche sulle valutazioni
Investire in tecnologie esponenziali come l’IA può essere vantaggioso per i portafogli, ma è fondamentale gestire il rischio di concentrazione e determinare correttamente quando accedere al mercato. Conoscendo le tendenze di valutazione, gli investitori possono ridurre strategicamente le posizioni quando sono sopravvalutate e accumularle quando sono sottovalutate, seguendo il classico adagio “compra al ribasso, vendi al rialzo”. Un grafico che illustra 10 anni di Meta mostra come la riduzione delle posizioni durante i periodi di sopravvalutazione e l’accumulo durante i periodi di sottovalutazione rispetto ai parametri storici possano essere vantaggiosi.
Riflettere sulle bolle del mercato passate, come quella di Cisco durante l’era delle dot-com, può fornire un contesto prezioso per rimanere sensibili alle valutazioni quando si investe in azioni del settore tecnologico. Il rapporto P/S di Cisco è salito a 60 prima che il prezzo delle azioni crollasse di oltre l’80% nei primi anni 2000. In confronto, l’attuale P/S di Nvidia, pari a circa 35, non è ai livelli della bolla delle dot-com e indica una valutazione meno estrema.
Questa prospettiva storica aiuta a rispondere alla domanda “Quando è troppo?” nel momento in cui le valutazioni sembrano esagerate. Sebbene i rapporti P/S delle mega cap tecnologiche siano aumentati in modo significativo dall’inizio dell’ondata dell’IA, rimangono ben al di sotto degli estremi visti durante la bolla delle dot-com. Questo suggerisce che, anche se i multipli di valutazione sono aumentati dal lancio di ChatGPT, non ci troviamo di fronte a una bolla simile a quella dei primi anni 2000.
Conclusione
Sebbene investire nell’IA e nelle tecnologie esponenziali sia entusiasmante, adottare un approccio attento alle valutazioni è fondamentale. Piuttosto che evitare del tutto questi investimenti, è opportuno modificare la propria esposizione in base alle fluttuazioni delle valutazioni, assicurandosi di evitare un’eccessiva concentrazione a valutazioni massime e di mantenere un portafoglio diversificato.