La BCE taglia i tassi, ma continua con il suo approccio data dependent
Preso atto dei progressi significativi sul fronte inflazione che si sono registrati nel corso dell’ultimo anno, il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha optato per un secondo taglio dei tassi d’interesse da 0,25 punti base, che porta il tasso sui depositi al 3,50%. Prosegue dunque il processo di allentamento della politica monetaria iniziato a giugno, anche se il ritmo dei tagli sarà graduale e sarà determinato dalla velocità con cui l’inflazione si avvicinerà all’obiettivo del 2% stabilito dalla Fed. Nonostante le preoccupazioni per l’indebolimento della crescita, le pressioni inflazionistiche rimangono consistenti, in particolare nel settore dei servizi.
Appare ormai chiaro quanto il Consiglio Direttivo stia seguendo un approccio data dependent e dovrà valutare la risposta dell’inflazione alla mossa di oggi prima di considerare ulteriori tagli. Un nuovo taglio dei tassi in ottobre al momento non appare scontato.