BCE pronta a un nuovo taglio dei tassi, quali aspettative?
La Banca centrale europea (BCE) si riunirà oggi per decidere in materia di politica monetaria. Il meeting del Consiglio Direttivo della BCE arriva in un contesto di calo dell’inflazione e crescenti preoccupazioni sull’andamento delle attività economiche in tutta la Zona Euro.
Aspettative: taglio dei tassi quasi certo
Crediamo che siano molto elevate le probabilità che la BCE possa ridurre il livello dei tassi di interesse di 25 punti base. Il tasso sui depositi passerebbe dal 3,50% al 3,25%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principale dal 3,65% al 3,40%, quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale dal 3,90% al 3,65%. Le nostre aspettative si basano in gran parte sulle recenti dichiarazioni di importanti funzionari della BCE, tra cui la presidente Christine Lagarde e François Villeroy de Galhau, governatore della banca centrale francese. Ancora più duro e chiaro l’ex vicepresidente della BCE Vitor Constancio che ha affermato che non tagliare i tassi sarebbe un grave errore di politica monetaria.
Le ragioni per questo previsto taglio dei tassi è il recente calo dell’inflazione al di sotto dell’obiettivo del 2% della BCE. Il tasso di inflazione preliminare di settembre è stato dell’1,8%, il livello più basso in oltre tre anni. Questo sviluppo ha rafforzato la causa per l’allentamento monetario.
Prospettive sul livello dei tassi di interesse nei prossimi mesi
Gli investitori non sono concentrati solamente sulle decisioni della riunione di ottobre, ma guardano anche ai potenziali futuri tagli dei tassi. C’è un forte consenso sul fatto che un altro taglio seguirà a dicembre, con i mercati monetari che attualmente scontano riduzioni di 25 punti base anche per dicembre.
Le nostre prospettive, tenendo conto della diminuzione dell’inflazione e della debole crescita economica, sono fissate per tagli consecutivi di 25 punti base nelle prossime tre riunioni consecutive della BCE, portando i tassi a fine primo trimestre 2025 al 2,50% (tasso sui depositi).
Potenziali impatti sul mercato
Si prevede che i tagli dei tassi previsti avranno implicazioni significative per vari mercati finanziari:
Mercati azionari: in genere, i mercati azionari tendono a salire in previsione di tagli dei tassi, poiché costi di prestito inferiori possono stimolare la crescita economica e gli utili aziendali.
Mercati obbligazionari: i tassi di interesse in calo generalmente comportano rendimenti inferiori, che a loro volta spingono i prezzi delle obbligazioni verso l’alto. Le obbligazioni esistenti, in particolare quelle emesse durante periodi di tassi più elevati, potrebbero diventare più interessanti per gli investitori in cerca di rendimento.
Cosa potrebbe succedere all’EUR/USD?
Le aspettative su una BCE “colomba” hanno portato l’eurodollaro a scendere fino a 1,0870, livelli minimi da inizio agosto. È evidente che gli operatori stanno scontando un taglio dei tassi e toni dovish da parte del governatore Lagarde durante la conferenza stampa. I rischi sono che all’interno del Consiglio Direttivo ci siano dei contrasti e si possa decidere di avere una comunicazione più neutrale e questo dovrebbe comportare un recupero da parte dell’eurodollaro (a 1,0950).
La nostra view è che i dati macroeconomici spingono per una BCE dovish. Non ci sarà un impegno da parte dei membri della BCE a tagliare nuovamente il costo del denaro ma l’atteggiamento rimarrà molto dovish. Crediamo che ci sia spazio per ulteriori discese del cambio eurodollaro a 1,0770 nelle prossime settimane.