Il boom di investimenti in IA genera nuovi ricavi nel cloud computing

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In questa stagione di trimestrali, le principali big tech hanno pubblicato risultati che confermano una tendenza già emersa: gli investimenti in infrastrutture per supportare l’intelligenza artificiale stanno aumentando a ritmi vertiginosi. Alphabet, Microsoft e Meta, in particolare, stanno rafforzando in modo massiccio le loro spese in conto capitale (Capex), puntando a migliorare la propria competitività e a rispondere a una crescente domanda di capacità computazionale per alimentare applicazioni di AI avanzata. Questo rally di spesa è dettato dalla necessità di potenziare data center, server e chip specializzati per gestire la complessità e il volume dei modelli AI, che richiedono risorse senza precedenti. Alphabet, ad esempio, ha aumentato le sue spese del 62% rispetto all’anno scorso, destinando $13,1 miliardi al potenziamento delle sue infrastrutture, mentre Microsoft ha quasi raddoppiato il proprio Capex, raggiungendo i $20 miliardi per il trimestre. Anche Meta ha intensificato gli investimenti in AI, portando le spese interne ai massimi livelli, a testimonianza dell’impegno crescente nel rafforzare le sue piattaforme digitali con nuove tecnologie.

Questa forte espansione ha portato a risultati finanziari generalmente positivi, con Alphabet che ha chiuso la stagione con risultati solidi, dimostrando una crescita significativa nella sua divisione cloud, con una crescita dei ricavi totali del 15% rispetto all’anno precedente e dei ricavi derivanti dalla divisione cloud 35%. Anche Microsoft ha riportato performance incoraggianti, con una crescita del fatturato del 16% e un utile netto dell’11% in un anno, grazie alla forte domanda per i servizi cloud di Azure; mentre Meta ha registrato ricavi pubblicitari in aumento del 19%.

Tuttavia questi risultati, pur battendo le aspettative, non bastano a dissipare completamente i dubbi degli investitori riguardo la sostenibilità degli investimenti multimiliardari che la società, come altre del settore, sta dedicando all’AI generativa, considerando che solo nei primi sei mesi del 2024 il totale degli investimenti delle Big Tech ha superato i 106 miliardi di dollari.

A fronte di ciò, subito dopo la pubblicazione dei risultati, Microsoft ha perso il 3,8% nel trading “after-hours”, mentre Meta è scesa di circa il 3%. In controtendenza, Alphabet ha visto le sue azioni guadagnare oltre il 5%. Da questo quadro emerge un’opportunità significativa per il settore dei semiconduttori: aziende come Nvidia e Arm, principali fornitori di chip AI, stanno beneficiando dell’esplosiva domanda di componenti ad alte prestazioni necessari per i data center.

In conclusione, sebbene l’innovazione e l’AI rappresentino investimenti costosi, stanno generando nuovi flussi di ricavi, specialmente nel cloud computing, che beneficia direttamente della crescita dell’AI e che si conferma come un profittevole “quality trend” di lungo periodo.