Commento pre-BCE
Le previsioni indicano che nel corso dell’ultima riunione dell’anno la BCE ridurrà i tassi di riferimento di 25 punti base al 3%, in risposta alla crescita in ribasso e ai rischi di inflazione. È probabile che questa mossa si rifletta nella revisione delle proiezioni macroeconomiche. Tuttavia, nonostante i segnali di debolezza economica in Europa, non ci aspettiamo che la BCE acceleri l’allentamento monetario a dicembre, optando per un taglio di 50 punti base.
Considerando che l’inflazione nei servizi resta troppo alta (intorno al 4%), in questa riunione non prevediamo nessuna modifica nella comunicazione riguardo alla politica monetaria europea. Probabilmente la BCE manterrà il suo approccio strettamente legato ai dati, prendendo le sue decisioni meeting per meeting, senza impegnarsi prima su nessuna traiettoria in particolare dei tassi di interesse. Tuttavia, la banca centrale specificherà che nei prossimi mesi sono attese ulteriori riduzioni dei tassi verso una “zona neutra” (che non stimola cioè né limita la crescita economica), stimata intorno al 2%.
Per quanto riguarda le nuove proiezioni economiche, in linea con le dichiarazioni dei suoi membri a partire da ottobre, la BCE affermerà che l’inflazione complessiva tornerà all’obiettivo del 2% entro la fine del 2025 (così come fu il caso delle previsioni di settembre). Probabilmente la BCE ridurrà anche la sua previsione sull’inflazione per il 2025 (-0,1% rispetto alle attese di settembre) mantenendo l’inflazione core (che esclude i prezzi dei generi alimentari e dell’energia) leggermente sopra l’obiettivo. Inoltre, stimiamo che la banca centrale rivelerà le attese per l’inflazione per il 2027, con un’inflazione core attesa in stabilizzazione al 2%.
A proposito della crescita, le proiezioni dovrebbero essere riviste leggermente al ribasso per il 2025 e il 2026 (-10 punti base, rispettivamente a 1,2% e 1,4%). La Presidente Christine Lagarde avvertirà però che queste previsioni sono avvolte da molte incertezze legate alle politiche fiscali delle due economie maggiori dell’area (Francia e Germania).
Riassumendo, ci aspettiamo che, nonostante un contesto economico fragile, la BCE rimanga fedele al taglio di tassi graduale. Comunque, facendo eco ai commenti del Capo economista della BCE, Philip Lane, nel corso della conferenza stampa Christine Lagarde potrebbe manifestare un possibile futuro abbandono della strategia focalizzata sui dati (una volta che “il processo di disinflazione sia completato”), a favore di un approccio orientato alla valutazione dei rischi futuri. Sono scarse le attese associate a questa riunione se non il taglio di 25 punti base. Ciononostante, vi è una chance davvero minima che venga attuata una linea più accomodante che porterà i tassi al ribasso su tutta la curva.