Commento PIMCO – Post BCE
– Nella riunione odierna la BCE ha ridotto il tasso sui depositi al 2%, un livello che dovrebbe rappresentare il punto medio di un intervallo di politica monetaria neutrale secondo la maggioranza dei membri del Consiglio direttivo.
– Il tasso terminale prezzato dal mercato, pari a circa l’1,75%, sembra ragionevole e rimane coerente con una gestione ciclica nell’ambito di un intervallo di politica monetaria neutrale.
– Le discussioni del Consiglio direttivo, da questo punto in poi, verteranno probabilmente sull’orientamento più appropriato da adottare in futuro e, in particolare, sulla necessità o meno di un orientamento decisamente accomodante per evitare che l’inflazione scenda al di sotto dell’obiettivo di stabilità dei prezzi nel medio termine.
– Ad aprile, la BCE ha eliminato ogni riferimento a un orientamento restrittivo dalla dichiarazione sulla politica monetaria, in parte per evitare che si pensasse che il livello neutrale dei tassi di interesse fosse necessariamente il punto di arrivo dell’attuale ciclo.
– Riteniamo che i rischi per le prospettive di inflazione a medio termine rimangano equilibrati, che la BCE vorrà preservare un margine di manovra convenzionale della politica monetaria e che mirerà a ridurre al minimo il rischio di dover invertire la rotta poco dopo aver raggiunto il tasso terminale.
– Guardando alle riunioni future, nel nostro scenario di base prevediamo che la BCE manterrà i tassi invariati nella riunione di luglio e procederà a un ultimo taglio dei tassi a settembre. Probabilmente sarà necessario un quadro più recessivo affinché la BCE possa procedere più rapidamente e in modo più incisivo in questo ciclo di tagli.