Il Moat Investing offre un approccio d’investimento smart

Torsten Hunke -

Come si spiega questa forte domanda di prodotti Smart Beta? Essa è ascrivibile soprattutto al fatto che gli investitori sono alla ricerca di rendimenti più alti.

I fondi indicizzati Smart Beta si basano perlopiù su indici appositamente ponderati, che contengono, ad esempio, azioni con dividendi particolarmente elevati. Con questo approccio promettono una sovraperformance rispetto al mercato più ampio.

Alternativo e con una ponderazione particolare è anche il Morningstar® Wide Moat Focus IndexTM, un indice che però non rientra nella categoria Smart Beta. Questo indice si basa non solo su fattori di investimento alternativi, ma poggia anche sui continui risultati di ricerca di Investment Research Morningstar. Ciò che rende così particolare il modello di indice del Morningstar Wide Moat Focus Index è il fatto che, come l’indice S&P 500®, esso contiene una vasta gamma di azioni statunitensi, ma la selezione e la ponderazione dei singoli componenti dell’indice si svolgono secondo il Moat Investing con un’analisi multilivello. Molti approcci Smart Beta tradizionali tengono conto di un solo indicatore alternativo nell’allocazione.

Il Moat Investing si basa sul concetto degli Economic Moat (fossati economici), in cui vengono analizzati i vantaggi competitivi sostenibili di un ampio universo azionario, che in base all’approccio di Morningstar possono assumere la forma di attività immateriali, vantaggi di costo, costi di transizione, effetti di rete o posizionamento dominante. Il Morningstar Wide Moat Focus Index tiene conto soltanto dei fossati sufficientemente sostenibili, ovvero che possano mantenersi per almeno altri 20 anni. Se un’azienda statunitense possiede uno o più di questi vantaggi competitivi ed è in grado di mantenerli per un periodo di tempo sufficientemente lungo, allora può teoricamente diventare un componente del Morningstar Wide Moat Focus Index.

Per diventare effettivamente una delle azioni statunitensi, deve presentare anche una valutazione vantaggiosa rispetto all’aggregato Moat. Gli analisti di Morningstar stimano il valore intrinseco di lungo termine dell’azione in base a un metodo proprietario, il cosiddetto valore equo, calcolando il quale riescono ad ottenere maggiori informazioni.

I componenti del Morningstar Wide Moat Focus Index rappresentano infine almeno 40 azioni statunitensi con vantaggi competitivi di lungo termine con la migliore valutazione all’interno del loro peer group. La capitalizzazione di mercato – in base alla quale viene ponderato ad esempio l’indice S&P 500 – non svolge alcun ruolo in questo modello di indice. Dal suo lancio, il Morningstar Wide Moat Focus Index ha conseguito notevoli extra-rendimenti rispetto all’indice S&P 500. Dal 2007 l’S&P 500 ha generato un rendimento complessivo del 113%. Nello stesso periodo il Morningstar Wide Moat Focus Index ha conseguito un rendimento del 210,5%, sovraperformando di quasi 100 punti percentuali l’S&P 500 (dati al 31 agosto 2017).

Sebbene questo track record non faccia del Moat Investing un classico approccio Smart Beta, lo rende comunque un ottimo approccio d’investimento smart per conseguire con un veicolo d’investimento passivo una sovraperformance potenziale rispetto al mercato più ampio.


Torsten Hunke – Managing Director – VanEck Europe