Sotheby’s chiude il 2017 con +13% e punta sulle private sales ( +28%)

Walter Quattrocchi -

Sotheby’s chiude il 2017 con un +13% rispetto al 2016. A fine 2017 i ricavi hanno raggiunto 989 milioni di dollari (805 milioni nel 2016).

Il Ceo Tad Smith si dichiara soddisfatto del risultato “Abbiamo avuto davvero un buon 2017. E stiamo già lavorando per avere un 2018 anche migliore”.
Sotheby’s ha aumentato nel 2017 il numero delle aste (oltre 300) degli articoli in vendita (oltre 50.000 oggetti con un aumento del 6% rispetto al 2016), migliorando i tassi di vendita (80% rispetto al 78% del 2016). Il valore medio dei lotti è aumentato del 5%.

La fascia centrale del mercato, compresa tra 100 mila e 1 milione di dollari, che rappresenta circa il 9% dei lotti e il 27% delle vendite, è cresciuta del 4% in termini di lotti e del 9% in termini di valore nella categoria più redditizia.

Il boom delle private sales in Asia

Ciò che emerge però maggiormente è l’ingente crescita delle private sales, aumentate del 28% nel 2017, per un totale di 745 milioni di dollari, la miglior performance in quattro anni.

La gran parte di queste sarebbero state realizzate fuori dagli Stati Uniti, principalmente in Asia a Hong Kong .

Un risultato questo della nuova strategia di diversificazione adottata da Sotheby’s, che punta sempre più a presentarsi come una società che possa offrire varie tipologie di servizi ai propri clienti, a differenza di Christie’s che ha scelto di rimanere strettamente focalizzata su un’offerta di più alto valore possibile.

A questo scopo Sotheby’s ha costituito un dipartimento appositamente dedicato alle private sales, oltre alle acquisizioni effettuate nell’ultimo periodo di una serie di società che offrono servizi art-related, come quella di AAP, Art Agency Partner, la società di advisory fondata da Amy Cappellazzo (ex Christie’s) e Allan Schwartzman, che avrebbe già portato clienti che vogliono creare musei privati e fondazioni.

Anche la collaborazione recentemente ufficializzata fra Sotheby’s, la Pace Gallery e l’estate di Vito Acconci, andrebbero nella direzione dello sviluppo di questi altri segmenti d’interesse e servizi.

Sotheby’s sta ora concentrandosi anche su esposizioni speciali per le private sales.

Ad esempio si terrà ad Hong Kong dal prossimo 29 marzo al 3 aprile la prima “private selling exhibition“, che presenterà artisti dell’arte moderna e contemporanea occidentale, con artisti imperdibili come Pablo Picasso, Marc Chagall e Salvador Dalí. Fra le opere esposte anche un notevole lavoro di Willem de Kooning del 1977.

La segretezza e il rischio minore delle vendite a porte chiuse sembrano essere le motivazioni principali che portano a preferire l’acquisto in privato, ma i prezzi non sono certo diversi delle aste pubbliche: le più recenti a novembre presentavano lavori fra i 20.000 dollari e i 30 milioni di dollari.
Il rafforzamento della presenza geografica di Sotheby’s in particolare in Cina è risultata una mossa vincente come anche valorizzare segmenti del collectible come gioielli, orologi e vino ha rafforzato il potere di offerta della casa d’aste.

Le app mobili, le aste online e la presenza sui social media hanno reso Sotheby’s tecnologicamente più avanzata in grado di seguire maggiormente il cliente.

La casa d’aste americana ha sicuramente beneficiato della revisione fiscale del presidente Trump, che ha ridotto l’aliquota dell’imposta sul reddito delle società dal 35% al 21%, con un riflesso positivo sugli utili delle società estere che avranno una tassazione significativamente inferiore a quella pianificata in precedenza.

In borsa

Negli ultimi 12 mesi la performance del titolo si è attestata a +4,61% a 50,78 (1/3/2018) al di sotto del massimo degli ultimi 12 mesi pari a 51,12 dollari e non distante dal minimo pari a 49,66 dollari.

Gli analisti sostengono che se ci sarà un incremento del volume d’affari per Sotheby’s, nel 2018 la casa d’aste dovrebbe sfruttare al massimo la sua reputazione nel mondo del collezionismo e aumentare le prospettive a lungo termine.