In Europa il retail può ancora dire la sua

Alistair Wittet -

Il 2017 è stato un altro bagno di sangue per i negozi fisici. Nel solo Regno Unito più di 8.000 negozi hanno chiuso e alcuni nomi storici, come Toys r Us, hanno dichiarato bancarotta. La vendita al dettaglio tradizionale dei negozi fisici ha i giorni contati ed è l’online a farla da padrone.

O almeno così vuole la narrativa comune: noi crediamo che la realtà sia più sfumata. Certamente l’importanza dell’online sta crescendo, ma gli acquisti fatti nei negozi tradizionali contano ancora per l’80% del totale. E se questo dato è in calo in generale, non è così in tutti i campi.

Cosa significa tutto questo per gli investitori europei? Dovrebbero allontanarsi dai negozi tradizionali? Dal nostro punto di vista non necessariamente. Che sia per comodità, esperienza o prezzo, ci sono diverse attività con negozi fisici che sono tanto importanti nell’era di internet quanto lo erano in passato, se non addirittura di più. Prendiamo ad esempio Unibail-Rodamco, società di spicco per i centri commerciali in Europa. Mentre diversi competitor soffrono, in particolare negli USA, i centri commerciali high-end di Unibail sono sempre più frequentati, dato che attraggono persone che apprezzano l’idea di trascorrere una giornata in compagnia di amici. Anche la comodità gioca un ruolo importante. Il brand del fashion Zara ha visto crescere il numero di presenze in-store di pari passo al boom delle vendite online, dato che molti clienti ritirano i loro acquisti o effettuano i resi dell’online nei negozi fisici.

Infine c’è il prezzo. Per alcune categorie, come ad esempio i vestiti o l’alimentare, è ancora più conveniente acquistare un prodotto in negozio per il consumatore di quanto non sia per il rivenditore trovarlo e consegnarlo a domicilio (con un sovrapprezzo implicito o esplicito). Per questa ragione i discount come Aldi, Primark o B&M continuano ad avere successo, nonostante il contesto sia cambiato, visto che il loro prezzo non è ancora replicabile online. È per molte delle ragioni già citate che player esclusivamente dedicati all’online, come Amazon o Warby Parker, in questi anni stanno acquistando e costruendo negozi fisici, che sia per vendere cibo, libri o anche occhiali.

Crediamo quindi che i negozi fisici non siano morti e questa percezione distorta crea opportunità di investimento interessanti. Mentre i player online vengono scambiati a valori sempre più spinti, le società basate sulla rivendita fisica come Primark (ABF), B&M e Zara (Inditex) sembrano sempre più interessanti, dato che continuano a superare le aspettative e ad avere successo.


Alistair Wittet – Gestore del Comgest Growth Smaller Companies – Comgest