Inflazione: preparatevi alla fase due

Team Cross Asset Solutions - Unigestion -

Il Nowcaster di Unigestion legato all’inflazione, che misura il rischio di una sorpresa inflazionistica, indica attualmente alte probabilità di un rialzo.

A nostro avviso, diversi fattori supportano questa visione: in primo luogo, la maggior parte dei mercati del lavoro nei Paesi sviluppati sono vicini ai livelli pre-crisi finanziaria, il che dovrebbe spingere la crescita dei salari più in alto nei prossimi mesi. In secondo luogo, i mercati delle commodities hanno registrato rimbalzi significativi negli ultimi due anni, generando un’impennata dei prezzi di produzione. Infine, la politica fiscale è diventata nel complesso più accomodante, come dimostrano tagli delle tasse statunitensi e gli accordi sui salari pubblici raggiunti in Germania.

Negli Stati Uniti, le prospettive di inflazione appaiono più rischiose che altrove per due ragioni principali: innanzitutto, nonostante l’inasprimento monetario della Fed a partire dal 2015, il pareggio dell’inflazione a 5 anni è tornato ad un livello che non si vedeva dai picchi raggiunti dal prezzo del petrolio nel giugno 2014; inoltre, fattore ancora più importante, contrariamente alle aspettative di inflazione, il prezzo del petrolio e l’indice del dollaro americano sono lontani dai livelli del 2014 con il WTI che scambia a $ 74 al barile (rispetto ai $ 160 del giugno 2014) e con l’indice del dollaro USA intorno a 90 (rispetto agli 80 di giugno 2014).

Una convergenza significativa verso il loro livello del 2014 potrebbe innescare una sorpresa inflazionistica negli Stati Uniti. Alla luce di questo rischio al rialzo, potrebbe essere opportuno aumentare l’esposizione sia alle commodity in USD che alle materie prime cicliche, in quanto queste sarebbero in grado di proteggere il portafoglio in caso di una sorpresa inflazionistica con conseguente risposta più aggressiva della politica monetaria. Inoltre, tali esposizioni aumenterebbero la diversificazione cross-asset.