È tutta una questione di dati

David Older -

Oggi i dati rappresentano una fonte di potere. I modi in cui le aziende possono utilizzare queste informazioni differiscono a seconda dei dati disponibili e questa varietà offre diverse opportunità agli investitori.

Tuttavia, come nel caso di tutti i “nuovi modelli”, sono sorti molti interrogativi da un punto di vista normativo, fiscale, sociale e politico. Questo segmento sarà quindi caratterizzato da volatilità e incertezza, ma il potenziale di crescita nel lungo periodo resta molto interessante per gli investitori. Abbiamo individuato tre principali modalità per beneficiare di queste opportunità.

Primo: i dati utilizzati a fini pubblicitari. Facebook e Google occupano una posizione dominante sul mercato della pubblicità digitale. Nel 2017 queste due aziende hanno raccolto oltre l’80% della spesa globale in pubblicità digitale, esclusa la Cina. La loro capacità di offrire pubblicità mirata è interessante per gli inserzionisti, perché consente di soddisfare le esigenze dei clienti in modo più diretto, migliorando la customer experience attraverso la riduzione del rischio di sovraesposizione pubblicitaria.

Secondo: i dati che migliorano la conoscenza del cliente: nelle attività di commercio elettronico, come quelle di MercadoLibre e Amazon, la rapidità dei flussi di dati è fondamentale per capire e trarre vantaggio dalle tendenze dei consumatori. Queste aziende hanno accesso diretto alle abitudini dei clienti e possono adattarsi rapidamente ai cambiamenti nel processo di acquisto, fattori che le rendono molto competitive. I dati non sono utili soltanto alle aziende che operano nel commercio elettronico. Di fatto, tutte le piattaforme digitali traggono beneficio dall’utilizzo dei dati rispetto alle aziende tradizionali. Ad esempio Netflix, grazie all’accesso diretto alle preferenze di visualizzazione dei consumatori, è in grado di fornire un’offerta altamente personalizzata e di effettuare investimenti mirati.

Infine, l’analisi dei dati attraverso software aziendali: questo segmento è favorito dall’aumento della spesa da parte delle aziende che puntano a modernizzare e a rendere sicura la propria infrastruttura IT. Le due principali tematiche all’interno del settore tecnologico (ovvero digitalizzazione e analisi dei big data) sostengono il segmento legato ai software. Inoltre, il passaggio dalla modalità di licenza del software a quella di abbonamento migliora il profilo finanziario delle società di software nel tempo. ServiceNow, una società di software specializzata nella tecnologia cloud e che ha come obiettivo un mercato potenziale di 60 miliardi di dollari, sta trasformando la gestione aziendale delle attività di IT e dei servizi attraverso la sostituzione dei sistemi preesistenti.

Una considerazione a parte merita la forte espansione dei videogiochi, che per gran parte della popolazione rappresentano la principale forma di intrattenimento. Un mercato che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è circoscritto ai millennial, come dimostrato dal fatto che negli Stati Uniti l’età media di un giocatore è di 35 anni. Mentre le persone dedicano mediamente 50 minuti al giorno al proprio account Facebook, trascorrono circa 51 minuti davanti al computer e ai giochi per console. Il nostro interesse nei confronti di questo segmento è guidato dalla digitalizzazione del settore, che sta abbandonando il modello focalizzato sulla quantità di unità vendute a favore di quello incentrato sull’engagement degli utenti e sulla monetizzazione digitale. Nel 2017 il settore dei videogiochi valeva circa 100 miliardi di euro e oggi sta superando altri media con un tasso di crescita annuale del 9%. Solo pochi anni fa, le aziende di videogiochi realizzavano ancora la maggior parte dei loro profitti subito dopo la prima uscita di un nuovo gioco. Ormai esistono molti modi per generare utili e acquisire giocatori in modalità mobile, dato che è possibile utilizzare i giochi per console attraverso applicazioni in grado di connettere più smartphone. Si registra inoltre una domanda crescente di live streaming per le gare di videogiochi. I produttori sono riusciti ad aumentare i livelli di engagement, perché sia la crescita degli utenti che la frequenza sono elevate e permettono di generare profitti in modo più costante rispetto al passato. Riteniamo quindi che quest’attività presenti caratteristiche meno cicliche e margini in aumento. In sintesi, siamo convinti che le società tecnologiche continueranno a beneficiare di una crescita molto più elevata rispetto al mercato nel suo complesso, grazie alla solidità dei bilanci e alla prevedibilità degli utili. Tuttavia, per tutti questi motivi, il contesto di mercato attuale giustifica una gestione attiva del rischio che si tradurrà nella capacità di far leva sulle indiscrezioni di mercato, con l’obiettivo di investire in aziende in grado di adottare un approccio strategico vincente in prospettiva futura.


David Older – responsabile azionario – Carmignac