Scania e Biobrent: un impianto di cogenerazione in alta quota

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L’energia elettrica viene ceduta totalmente alla rete e la centrale di teleriscaldamento beneficia degli incentivi GSE per la produzione di energia rinnovabile. I cogeneratori prodotti da Biobrent partono dal motore industriale Scania 8 V da 16 litri, che viene specificatamente elaborato per permettere un’alimentazione ad olio vegetale.

Chiediamo a Egon Bernardi, co-titolare di Gardena Energy assieme al dott. Walter Crepaz, il perché della scelta di un cogeneratore Biobrent: “E’ da tempo che seguiamo il trend di evoluzione della produzione di energia elettrica da fonti alternative e l’incontro con Biobrent, un’azienda giovane, dinamica ed estremamente collaborativa ci ha convinto ad intraprendere questa strada. Inoltre, il fatto che utilizzassero motori Scania ci ha ulteriormente rassicurato, considerando la fama ed il prestigio del marchio”.

L’impianto, nato quindi dal proficuo scambio di esperienze fra Biobrent, Gardena Energy e Italscania ha il suo cuore nel motore Scania 8V con sistema di iniezione XPI (Extra High Pressure Injection) che garantisce basse emissioni di gas di scarico, una coppia elevata e un risparmio di carburante ottimale. Il motore è dotato del sistema elettronico di gestione EMS (Engine Management System) di Scania, opportunamente modificato da Biobrent, al fine di garantire il controllo delle prestazioni del motore per l’alimentazione a olio vegetale. Ulteriore apporto di Biobrent è stato identificare un olio sintetico che potesse fornire un’elevata azione detergente, una notevole resistenza all’ossidazione e buone prestazioni ad alte temperature; caratteristiche riscontrate nel Lubritech OVP che soddisfa i requisiti LDF3.

Giovanni Brentan che ha testato i motori Scania anche su impianti di proprietà di Biobrent, afferma: “I consumi di carburante di questi macchinari sono pari a 220 gr/kWh rispetto ai 245 gr/kWh e oltre di altre marche, e questo fa la differenza sul guadagno finale di un’azienda. Nel caso specifico, trovandoci in una zona montana in cui gli impianti di cogenerazione sono spesso collocati a 1.000 msl e oltre, il consumo aumenta leggermente attestandosi sui 235 gr/kWH, un valore comunque molto interessante. Ciò è conseguenza di una minore percentuale di ossigeno nell’aria il che richiede un maggiore quantitativo di olio vegetale per produrre la stessa energia. Oltre all’elevata affidabilità delle nostre unità di cogenerazione c’è da sottolineare anche un significativo risparmio sui costi di manutenzione”. Così ha commentato l’incontro Riccardo Moraglia, responsabile vendite motori industriali e marini di Italscania: “Questa giornata nasce dalla collaborazione tra Italscania e Biobrent e si è resa possibile grazie alla disponibilità ed alla calda accoglienza che Gardena Energy ci ha riservato durante la visita all’impianto ed alle sue attività collegate. Scania sta puntando molto sui concetti di sostenibilità ambientale e sulle nuove fonti alternative per la produzione di energia. Siamo convinti che partecipare ad eventi come questo, che mette in stretta collaborazione il costruttore con il suo fornitore partner, il cliente finale e la potenziale clientela possa portare a concreti ed ulteriori risultati, sia in termini tecnici che commerciali”.

Presente all’evento anche Gianni Apparuti presidente di AssoeBios, l’associazione che raccoglie le aziende che utilizzano impianti elettrici alimentati ad olio vegetale e che attualmente conta oltre 200 iscritti. Come ha ribadito Apparuti la sua presenza in Val Gardena vuole sottolineare come l’associazione sia a disposizione di quanti operano nel settore per farsi portavoce presso le istituzioni delle loro esigenze ma soprattutto far comprendere l’importanza di sostenere anche nel nostro Paese, attraverso normative e incentivi fiscali adeguati, l’utilizzo di carburanti alternativi.


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