Elezioni in Turchia, è giunto il momento di un cauto ottimismo?

Andrey Kuznetsov -

Le elezioni parlamentari e presidenziali turche si terranno domenica in un clima politico ed economico febbrile. Negli ultimi mesi, il paese ha dovuto affrontare un’inflazione a due cifre, una lira sotto pressione e timori per l’indipendenza della sua banca centrale.

La Turchia non è estranea all’instabilità politica. Domenica, i turchi si recheranno alle urne per la sesta volta in quattro anni, e per la seconda volta in base alla legge di emergenza dopo che il presidente Recep Tayyip Erdogan ha anticipato le elezioni di 18 mesi. La mossa, ha detto Erdogan, riflette la necessità del paese di “superare l’incertezza”, ma i critici sostengono che vuole far passare il voto prima che i problemi economici del paese peggiorino in modo sostanziale.

Se da un lato Erdogan sembra destinato a vincere la corsa presidenziale, dall’altro sembra troppo presto per indire nuove elezioni parlamentari. Il partito AK di Erdogan e il partito nazionalista MHP rischiano di perdere la maggioranza parlamentare dopo il voto di domenica.

I timori sull’economia preoccupano gli investitori

Gli elettori sono già stati spaventati dalla debolezza dell’economia del Paese: quest’anno la lira si è deprezzata di circa il 25% rispetto al dollaro USA, penalizzata dalla politica interna e dalla politica monetaria globale. Una serie di dichiarazioni da parte di Erdogan contro gli alti tassi di interesse hanno suscitato preoccupazioni circa l’indipendenza della banca centrale e l’inflazione si è fermata in territorio a due cifre.

La crescita economica del primo trimestre è stata forte, pari al 7,4%. Tuttavia, si prevede un forte rallentamento dell’economia turca nel secondo trimestre a causa della recente debolezza della lira e di un triplo rialzo dei tassi per un totale di 500 punti base da aprile.

Opportunità

Attualmente, vi è un significativo premio insito nel prezzo dei titoli di stato turchi. Ad esempio, il 6% di titoli di Stato turchi in scadenza nel 2027 è negoziato a 450 pb rispetto ai Treasury americani, e quest’anno si è ampliato di circa 200 pb. Questo ha creato l’opportunità per gli investitori di acquisire esposizione nei confronti di società dotate di leve solide in grado di resistere all’attuale contesto macroeconomico, come gli esportatori e le imprese ben capitalizzate e focalizzate sul mercato nazionale. Un esempio tra questi è Turk Telekom.

Turk Telekom: buoni segnali?

Il colosso delle telecomunicazioni integrate Turk Telekom fornisce servizi di telecomunicazioni locali, nazionali, internazionali e mobili, nonché prodotti e servizi Internet.
Nel primo trimestre, Turk Telekom ha registrato forti guadagni, con ricavi allineati all’inflazione. In questo periodo ha anche generato una discreta crescita degli abbonati. Il fatturato consolidato è aumentato dell’8,8% su base annua, a 4,7 miliardi di lire turche, mentre l’EBITDA è cresciuto del 29% anno su anno, a 2 miliardi di lire turche.
Nonostante un buon inizio d’anno, la recente debolezza della lira avrà un impatto sul profilo di credito della società. Tuttavia, vi sono diversi fattori attenuanti. La capacità di Turk Telekom di trasferire parzialmente l’inflazione sui consumatori dovrebbe contribuire ad attenuare l’impatto negativo del forte deprezzamento della lira sui ricavi e sul margine del gruppo. Inoltre, la sua ampia quota di debito in valuta forte avrà un impatto minore rispetto al passato, dato che la società ha aumentato costantemente la copertura su questa esposizione.

Bilanciamento degli interessi degli stakeholder

La principale circostanza attenuante è stata però la decisione di Turk Telekom di non distribuire dividendi nel 2018[4]. L’impatto del continuo deprezzamento della lira nei confronti del dollaro e dell’euro ha determinato un incremento delle passività fruttifere di interessi del Gruppo. Sulla base dei nostri colloqui con la società, questa prudente decisione serve a sottolineare la volontà della società di ridurre il proprio bilancio e, di conseguenza, il proprio rischio in un periodo di maggiore incertezza. Inoltre, il fatto che il consiglio di amministrazione si concentri sulla gestione dei rischi finanziari durante questo periodo di volatilità riflette il suo obiettivo di bilanciare gli interessi di tutti gli stakeholder ed è, a nostro avviso, un esempio di buona governance societaria.

La Turchia: una buona opportunità?

È sempre probabile che l’incertezza di elezioni presidenziali e parlamentari importanti costituisca un rischio. Tuttavia, nonostante il panorama politico frammentato e le preoccupazioni economiche, ci sono buone opportunità di investimento in Turchia – e riteniamo che Turk Telekom sia un emittente di credito che si è posizionato bene nell’attuale contesto di mercato.


Andrey Kuznetsov – Portfolio Manager – Hermes Investment Management