Europa, equity ancora sotto una buona stella

Alistair Wittet -

Dopo il sell off dell’anno scorso, il 2019 ha osservato un forte rimbalzo dei mercati riportandoli al loro picco 2018. La buona stella sotto cui si sta muovendo il mercato azionario, tuttavia, contrasta con l’economia globale che non ha abbandonato la fase di rallentamento.

Le stime dell’OCSE prevedono ora una crescita del 3,2% a livello globale, e per l’Eurozona questa cifra scende ad appena l’1,2%. La combinazione di guerre commerciali, incertezza politica, populismo e Brexit continua a pesare. Anche gli Stati Uniti, che per un certo periodo hanno sfidato la gravità dell’economia globale, danno segni di affaticamento. L’era post-crisi finanziaria è stata definita da un’attività non convenzionale delle banche centrali mediante un forte allentamento della politica monetaria, nel tentativo di riaccendere la crescita. Per un breve periodo di tempo ha funzionato e il processo di inasprimento è iniziato soprattutto negli Stati Uniti.

Questa situazione si è interrotta bruscamente nel 2019, quando la Fed è passata dal dare indicazioni di un inasprimento all’aspettativa ora di un taglio dei tassi per quest’anno. Anche il tono della BCE è più da colomba, con l’annuncio della volontà di estendere il periodo nel quale i tassi non dovrebbero aumentare dalla fine del 2019 alla prima metà del 2020. Potranno sembrare piccole variazioni, ma il fatto che tale semantica vada con probabilità a dominare l’andamento delle quotazioni azionarie è un’indicazione della fragilità del sentiment dei mercati. Alla fine è stata la prospettiva dell’allentamento monetario a vincere la guerra con i fondamentali economici, facendo salire l’indice MSCI Europe del 16,2% da inizio anno.

In un contesto in cui i tassi sono bassi e la crescita è limitata, il mercato attribuisce un premio crescente alle imprese con flussi di ricavi difensivi e forti prospettive di crescita. LVMH ha registrato un +11% di crescita organica delle vendite nel primo trimestre, con un incremento ancora più rapido della divisione fashion & leather grazie alla forte domanda asiatica. Analogamente, la crescita organica di L’Oréal ha raggiunto il top del range di crescita storica con un +8%, con un tasso pari quasi al doppio della divisione lusso. Straumann, leader nel settore impianti dentali, ha pubblicato una crescita organica delle vendite molto forte (+17%), sia geograficamente che per franchise, che si traduce ancora una volta in un sostanziale guadagno di quote di mercato. La strategia dell’azienda di espansione nel segmento non premium di impianti, ortodonzia e biomateriali ha ampliato in modo significativo il mercato di riferimento.

Dopo una serie di accuse mosse direttamente dalle colonne del Financial Times, secondo cui l’azienda sarebbe stata coinvolta in pratiche contabili irregolari nelle entità asiatiche di proprietà, il prezzo del titolo Wirecard ha sofferto in borsa. La società ha riconosciuto la presenza di piccoli errori nei libri contabili e, dopo aver ritardato la pubblicazione del rapporto annuale, i revisori hanno approvato i conti. Tuttavia riteniamo che l’episodio evidenzi i rischi associati al profilo di crescita acquisitiva di Wirecard e il lavoro che l’azienda deve intraprendere per migliorare le proprie pratiche interne di gestione del rischio. A seguito dell’inaspettato addio del CEO e del successivo riaggiustamento delle aspettative di crescita da parte del nuovo CEO di Ambu siamo rimasti delusi dal modo in cui la transizione è stata gestita dal consiglio di amministrazione, ma comprendiamo le logiche secondo cui l’azienda si sta preparando alla sua prossima fase di crescita e manteniamo il nostro apprezzamento per la suite di broncoscopi monouso.

Per quanto riguarda Orpea, leader europeo nell’ambito delle case di riposo per anziani, vediamo spazio per un’ulteriore forte crescita in Europa e all’estero grazie al favorevole contesto demografico e alla perfetta esecuzione del modello di business dell’azienda. A proposito di Icon, importante società di Contract Research Organisation che accompagna le aziende farmaceutiche nei loro studi clinici, è interessante sottolineare che l’esternalizzazione di tale attività continua a crescere in quanto il pharma è impegnato nel tentativo di ridurre i costi e migliorare l’efficacia degli studi.

Il contesto attuale ha lasciato il mercato azionario in una posizione difficile, da un lato si teme una recessione economica, mentre dall’altro bisogna valutare il rendimento delle azioni nell’attuale contesto di bassi tassi di interesse. In quest’ottica, è da preferire una selezione dei titoli di tipo bottom-up con lo scopo di selezionare i vincitori su un orizzonte temporale di lungo periodo. Questo ci aiuta a spiegare come, in un quadro in cui la crescita economica sta rallentando, continuiamo a vedere forti prospettive di crescita, e perché negli ultimi tempi in cui il mercato ha subito downgrade il nostro universo ha visto un miglioramento degli utili. Continuiamo ad aspettarci che questa strategia garantisca rendimenti superiori con un rischio inferiore alla media nel lungo termine.


Alistair Wittet – Gestore del fondo Comgest Growth Europe – Comgest