PIMCO: il rapporto sul lavoro degli Stati Uniti

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Un rapporto sull’occupazione “Goldilocks”. Il report del mese di agosto ha soddisfatto tutti. Il mercato del lavoro statunitense è ancora solido, con una capillare crescita dei posti di lavoro sia nelle indagini relative alle imprese (+315 mila) sia in quelle relative alle famiglie (+442 mila) ad agosto, a sostegno dell’ipotesi che l’economia statunitense stia reggendo bene nonostante l’inasprimento delle condizioni finanziarie registrato fino ad oggi. Tuttavia, si è registrato anche un significativo miglioramento dell’offerta di lavoro, un rallentamento delle assunzioni e un andamento meno negativo della crescita dei salari, considerazioni importanti per le prospettive di inflazione nel breve periodo. Anche se i funzionari della Fed saranno molto soddisfatti delle notizie positive contenute in questo rapporto, non riteniamo che in definitiva influenzerà i funzionari che discuteranno di un rialzo di 50 o 75 punti base alla riunione del FOMC di settembre; continuiamo a credere che la decisione dipenderà dal prossimo rapporto sull’IPC; riteniamo, a questo punto, che le possibilità di uno dei due esiti siano circa 50/50.

  • La crescita degli occupati è stata leggermente più alta delle aspettative (315 mila contro i 280 mila previsti), e i nuovi posti di lavoro sono risultati ad ampio raggio;
  • La crescita dei salari si è raffreddata a un ritmo ancora troppo elevato;
  • L’indagine sulle famiglie è risultata ancora più “goldilocks”, ossia favorevole. L’aumento dell’occupazione è stato forte e la partecipazione alla forza lavoro è aumentata, portando il tasso di disoccupazione al 3,7%;

Il rapporto di venerdì fornisce un’ulteriore conferma che il mercato del lavoro statunitense resta ancora molto forte, nonostante la perdita di slancio registrata negli altri Paesi. Anche se i funzionari della Fed accoglieranno con favore il segnale che l’inasprimento non ha ancora fatto deragliare il mercato del lavoro e che l’offerta di lavoro si sta riprendendo, in ogni caso non crediamo che ciò cambierà le prospettive per la politica monetaria nel breve periodo. Riteniamo che i funzionari della Fed aspetteranno di vedere il prossimo rapporto sull’IPC per decidere l’andamento della stretta nella riunione di settembre.