GAM: Settore tech, sviluppi e prospettive

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Nonostante si parli di una potenziale bolla tecnologica, sembra che gli investitori non ne abbiano mai abbastanza dei titoli tecnologici, soprattutto di quelli legati all’intelligenza artificiale. Per contestualizzare la situazione, mentre si svolgeva il COMPUTEX (evento prestigioso del settore tech) di giugno, l’indice NASDAQ, focalizzato sul settore tecnologico, era in rialzo di circa il 20% da inizio anno e di un incredibile 40% rispetto ai minimi dell’ottobre dello scorso anno.

Nvidia ha rafforzato la sua leadership nel mercato delle unità di elaborazione grafica (GPU) con un maggiore dominio nei chip dedicati all’intelligenza artificiale, in particolare quelli progettati specificamente per i data center e per i sistemi che guidano i chatbot aziendali di intelligenza artificiale; regna inoltre incontrastata nei chipset cruciali per l’addestramento dell’intelligenza artificiale.

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Sebbene il pioniere dell’IA Nvidia abbia comprensibilmente attirato l’attenzione degli investitori, sia all’evento di Taipei che oltre, a nostro avviso è importante cercare opportunità di investimento al di là del sempre più affollato spazio delle GPU. La potenza dei chipset basati sull’IA non è nulla senza memoria; infatti, i server IA generano volumi immensi di dati; per poter funzionare, richiedono dunque vasti banchi di memoria composta o memoria flash ad alta densità. Pertanto, le GPU basate sull’IA di ultima generazione nei server e negli acceleratori prodotti da Nvidia (e altri) sembrano destinate a stimolare la domanda di memoria prodotta da aziende come Micron e SK Hynix.

I produttori di memorie stavano già beneficiando della fine di due anni di eccesso di offerta e il boom dell’IA/GPU sta determinando una ripresa delle loro prospettive. A titolo di esempio, ogni GPU Nvidia GB200 commercializzata richiede circa otto chip di High Bandwidth Memory (HBM), un nuovo tipo di memoria, dotata di chip disposti in verticale e caratterizzata da un basso consumo energetico nonché da un’elevata ampiezza di banda. Nvidia e i produttori di HBM hanno quindi dato vita a una collaborazione alquanto tempestiva e potenzialmente redditizia, evidenziando come il boom dell’intelligenza artificiale stia rafforzando i ricavi di altri operatori del settore delle memorie, tra cui Micron e SK Hynix.

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ll settore dei sistemi di raffreddamento

Con il boom dell’intelligenza artificiale che richiede GPU sempre più potenti e requisiti di memoria sempre più elevati, la domanda del settore tecnologico per la gestione dell’energia, e in particolare per i sistemi di raffreddamento, è in aumento. Alcuni titoli maggiormente associati al raffreddamento a liquido, come AVC e Auras Technology, hanno visto le loro quotazioni più che raddoppiare ad oggi grazie a questo sentiment. Tuttavia, riteniamo che l’ottimismo sia eccessivo, in quanto le barriere all’ingresso in questo mercato non sembrano così elevate e i competitor stanno già lavorando per trovare delle soluzioni. In breve, molti player potrebbero entrare rapidamente nel mercato del raffreddamento e i fornitori esistenti non sembrano avere un vantaggio competitivo sostenibile.

L’approccio di Apple nei confronti dell’IA

Nonostante il suo notevole peso nel mercato dei dispositivi consumer e la presentazione di Apple Intelligence (con un Siri potenziato), Apple ha mantenuto un atteggiamento piuttosto conservativo nei confronti dell’innovazione dell’IA, privilegiando, a quanto sembra, il cloud; l’edge computing sul prossimo iPhone è una lontana prospettiva. Tuttavia, data la sua posizione nel mercato dei dispositivi mobili, riteniamo che Apple abbia la capacità di diventare una realtà molto più importante nel settore dell’IA, e in particolare dell’edge computing, con un potenziale che potrebbe rubare le luci della ribalta a OpenAI e Nvidia nei prossimi anni.

Prospettive per il settore

Nel complesso, nonostante il ritmo di sviluppo frenetico, a nostro avviso il mercato dell’IA rimane in gran parte nella fase infrastrutturale, da cui l’attenzione del mercato verso il più innovativo degli sviluppatori di hardware, Nvidia. Vediamo spazio per un’ulteriore crescita nel settore dell’infrastruttura; dato che l’accumulo di investimenti ha ancora da compiersi, vediamo interessanti opportunità in tutta la catena di fornitura, anche dal lato delle fonderie di semiconduttori (come TSMC) e dei fornitori di memorie (come Micron e Hynix). Nel frattempo, il settore delle applicazioni ha continuato a registrare un ampio ritardo. Con il tempo, ci aspettiamo che il settore delle applicazioni attiri maggiore attenzione, in quanto i clienti finali fanno lavorare l’infrastruttura per generare ricavi, diventando un fattore di profitto anziché un costo. Ma per il momento, mentre gli hyperscaler come Google, AWS e Meta hanno aumentato gli investimenti per costruire le proprie infrastrutture di IA, il ritmo di sviluppo dell’hardware è tale che si teme che alcuni di questi dispositivi possano presto risultare obsoleti, forse nel giro di due o tre anni. Per noi, quindi, l’attenzione resta concentrata sugli sviluppatori di infrastrutture e sulle loro catene di fornitura, pur rimanendo attenti alle opportunità sul fronte delle applicazioni in vista di un eventuale riequilibrio del mercato dell’IA.