Teseo – Forum Internazionale della Formazione

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Il 19 e 20 di ottobre prenderà il via la 7a edizione del Forum Internazionale della Formazione, un evento nato nel 2017 e organizzato dalla società di formazione TESEO, con la direzione scientifica del professor Alessandro Mariani dell’Università degli Studi di Firenze e il supporto del Comune di Camaiore.

L’obiettivo dell’evento è di creare un’occasione di riflessione e confronto attraverso la quale valorizzare l’importanza della formazione come processo continuo e trasversale, presente in tutte le fasi della vita.

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Il tema guida dell’edizione 2024 sarà “Il fattore umano”.

È indubbio che l’evoluzione tecnologica e – soprattutto – lo sviluppo dell’intelligenza artificiale stanno rivoluzionando il nostro modo di lavorare e di vivere. Tuttavia, nonostante i numerosi progressi nella tecnologia, ci sono ancora validi motivi per cui gli esseri umani non possono essere veramente sostituiti, ma piuttosto dovranno essere fonte di ispirazione verso un nuovo rinascimento che sappia coniugare tecnologia ed umanesimo.

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Paradossalmente, più avanza l’innovazione tecnologica e più è importante riscoprire il nostro lato umano. Creatività, spirito di solidarietà, empatia, sensibilità relazionale sono tutti fattori che ci rendono esseri umani e rappresentano i nostri punti di forza, difficilmente replicabili dall’intelligenza artificiale.

Durante gli incontri del Forum, si approfondiranno molte tematiche legate allo sviluppo personale e professionale, evidenziando la complessità delle dinamiche sociali che stiamo vivendo. Si discuterà anche di quelle “fragilità” tipiche dell’umano, riflettendo sulle possibili strategie per affrontarle. Si pensi, in particolare, al diffuso sentiment dell’inadeguatezza che influenza tanto i più giovani quanto gli adulti. Se i primi sono quelli più colpiti, spesso pressati da quella che è chiamata “Fear of missing out” (la paura di restare fuori), i secondi si sentono inadeguati nei confronti delle nuove tecnologie e, più in generale, dei cambiamenti che il futuro prospetta loro.

Il “fattore umano” ha, però, una fondamentale incidenza anche sulla vita professionale.

TESEO, che da 25 anni si occupa della formazione di consulenti finanziari, sottolinea quanto avere a disposizione tutti i prodotti tecnologicamente più avanzati per gestire un portafoglio adeguato al profilo del cliente non sia sempre sufficiente.

Sonia Ceramicola, Amministratore e Co-fondatore di Teseo, ente di ricerca e sviluppo di didattica applicata e centro di cultura finanziaria indipendente ha espresso il suo parere al riguardo.

“La componente tecnologica ha cambiato radicalmente il modo di lavorare dei consulenti e ha dato accesso a nuove fonti informative ai risparmiatori. Il problema, quindi, non è reperire informazioni, ma avere le competenze e gli strumenti per filtrare la loro attendibilità e attinenza rispetto ai propri obiettivi. Inoltre, le ricorrenti crisi e il perdurante stato di incertezza hanno avuto un impatto rilevante sulle scelte di allocazione della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane e hanno riportato l’attenzione sull’importanza del consulente finanziario nell’orientare i comportamenti degli investitori, contribuendo a correggere alcuni errori tipici degli investitori retail.

Come è ormai noto, le emozioni umane svolgono un ruolo fondamentale nel processo decisionale, nell’empatia e nella creazione di legami significativi. La tecnologia e l’intelligenza artificiale non hanno la capacità di creare connessioni emotive autentiche, di comprendere profondamente gli stati d’animo, i sentimenti e di generare fiducia, elemento fondamentale per creare una relazione stabile e duratura con il cliente. Il rapporto di consulenza non può prescindere da un trasferimento di fiducia da parte del cliente al consulente: è “il fattore umano” che consente al consulente finanziario di essere percepito come una persona sulla quale “si può contare”. Ed è sempre il “fattore umano” che permette di diventare una sorta di “filtro emotivo” in grado di guidare – e quando necessario tranquillizzare – il cliente che si trova spesso a sentire l’urgenza e la fretta di effettuare azioni che potrebbero, invece, essere controproducenti.

Il V Rapporto Assogestioni-Censis di aprile 2024 afferma che, a proposito del supporto che i clienti richiedono, il 49,5% dei consulenti finanziari sottolinea la richiesta di essere aiutati a capire gli eventi e le possibili conseguenze sugli investimenti. Ancora una volta, quindi, le caratteristiche del “fattore umano” escono vincenti rispetto all’intelligenza artificiale, perlomeno all’attuale stadio di sviluppo.”

La valorizzazione del “fattore umano” è, quindi, elemento imprescindibile non soltanto nella vita privata, ma anche in quella professionale.