PIMCO: commento in reazione al meeting della BCE
- Come avevamo previsto, la Banca centrale europea (BCE) ha tagliato il tasso sui depositi di 25 punti base, dal 3,25% al 3%.
- Le nuove proiezioni degli esperti dell’Eurosistema, comprese le stime inaugurali per il 2027, prevedono che l’inflazione si assesti intorno all’obiettivo a partire dal prossimo anno.
- La debolezza della crescita e l’inflazione prevista per l’anno prossimo sono a favore di un tasso di riferimento più vicino alla neutralità, nonostante l’inflazione interna ancora elevata.
- Dal punto di vista della gestione del rischio, è probabile che gli shock al rialzo dell’inflazione possano essere affrontati con un ritmo più lento nella riduzione dei tassi, mentre il taglio offre un’ulteriore protezione contro i rischi al ribasso.
- Le decisioni rimarranno di riunione in riunione e il flusso di dati dei prossimi mesi deciderà la velocità e l’entità dell’allentamento monetario da qui in avanti.
- Data l’incertezza sull’intervallo neutrale di politica monetaria e l’inflazione interna ancora troppo elevata, è probabile che i tassi continuino a scendere verso la neutralità in modo graduale.
- La valutazione del tasso terminale intorno all’1,75% per la seconda metà del prossimo anno rimane sostanzialmente in linea con le nostre stime per un tasso di riferimento neutrale per l’eurozona e rappresenta essenzialmente uno scenario di atterraggio morbido favorevole.
- Riteniamo che la crescita continuerà a risultare più debole di quanto previsto dalla BCE e, a nostro avviso, c’è la possibilità che i mercati prezzino tassi terminali più bassi.