START UP, nasce la prima clinica virtuale per la cura dell’acne: tecnologia e AI al servizio della salute
La startup AcneRevolution.it, la prima clinica dermatologica virtuale italiana, sta rivoluzionando il trattamento dell’acne grazie all’integrazione di tecnologie avanzate e intelligenza artificiale. Nata dall’idea della dermatologa Ines Mordente e dei chirurghi maxillo-facciali Riccardo Cassese e Francesco Puglia, la piattaforma si prepara ad espandere il proprio team medico a oltre 250 professionisti entro il 2028.
Un approccio tecnologico innovativo
Cuore pulsante della clinica è l’algoritmo di machine learning “Skin Analyzer”, progettato per analizzare immagini cliniche e dati anamnestici dei pazienti. Questo sistema intelligente è in grado di identificare le lesioni cutanee, elaborare diagnosi precise e proporre trattamenti personalizzati, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’efficacia delle cure.
«La tecnologia non è solo un supporto, ma il fulcro del nostro modello di cura. Grazie all’intelligenza artificiale, stiamo creando una piattaforma in grado di offrire risposte rapide e mirate, rendendo la cura dell’acne accessibile ovunque», spiega Riccardo Cassese, CEO della startup.
Come funziona la clinica virtualeIl percorso del paziente inizia con la registrazione sulla piattaforma, dove vengono raccolti dati attraverso questionari anamnestici e immagini diagnostiche. Le visite possono essere effettuate da remoto o presso centri affiliati, seguendo un modello ibrido ispirato alle “hybrid clinic” americane. La terapia, che include routine dermocosmetiche personalizzate e trattamenti medici, viene monitorata nel tempo grazie all’uso di strumenti digitali avanzati.
Una crescita sostenuta da numeri e ambizioni
In soli sei mesi, AcneRevolution.it ha raggiunto 14.000 utenti registrati e un team di 10 medici, con l’obiettivo di assumere 37 nuovi specialisti nel 2025. Entro il 2024, la startup prevede un fatturato di 500.000 euro, destinato a superare 1 milione di euro nel primo anno di attività.
«Grazie alla digitalizzazione e all’intelligenza artificiale, possiamo ampliare il nostro impatto e rispondere a una domanda crescente di cure dermatologiche personalizzate», aggiunge Cassese.
Tecnologia al servizio della salute mentale e fisica
L’acne, che colpisce oltre 4 milioni di italiani e 650 milioni di persone nel mondo, non è solo una questione estetica ma una patologia che può avere gravi conseguenze psicologiche. L’utilizzo di tecnologie come la telemedicina e l’intelligenza artificiale consente di superare barriere tradizionali, offrendo soluzioni più accessibili e meno invasive.
Visione internazionale e supporto degli investitori
Il progetto ha attirato l’interesse di investitori come Francesco Zaccariello, che sostengono l’espansione della startup anche verso mercati esteri come Francia e Spagna. «Il nostro obiettivo è affermarci come leader europei nel settore della dermatologia virtuale, utilizzando la tecnologia per ridefinire gli standard di cura», conclude Cassese.