Conti deposito: rendimenti stabili a maggio, ma in calo rispetto al 2023
Con un Conto Deposito è possibile incrementare il valore della propria liquidità in sicurezza. Questo prodotto di
risparmio, però, sta registrando un calo del rendimento rispetto agli anni scorsi (2023 e 2024). Da notare che
negli ultimi mesi, nonostante il nuovo taglio dei tassi della BCE, il mercato non ha registrato sostanziali
modifiche, con tassi medi e massimi stabili e la possibilità per i risparmiatori di accedere a soluzioni in grado di
offrire ancora un rendimento lordo superiore al 3% annuo.
Il Conto Deposito negli ultimi anni ha garantito ai risparmiatori la possibilità di ottenere un interessante rendimento risk-
free, sia per depositi a breve termine, sia per depositi a lungo termine e spesso anche senza dover attivare un vincolo
sulla liquidità. Grazie anche alla garanzia del Fondo Interbancario fino a 100.000 euro per risparmiatore, il Conto
Deposito è diventato un prodotto sicuro e in grado di offrire un buon guadagno netto.
Nell’ultimo anno, soprattutto per via della scelta della BCE di tagliare i tassi di interesse sui depositi in più occasioni, il
Conto Deposito ha iniziato a perdere di attrattività. Per i risparmiatori, infatti, ci sono sempre meno opzioni per poter
accedere a un buon tasso di interesse sulla propria liquidità. Ad analizzare l’attuale stato del mercato, con un confronto
con i dati del 2023 e del 2024, è la nuova indagine di Segugio.it.
Lo studio evidenzia la tendenza che sta portando a un progressivo calo del rendimento medio garantito da un Conto
Deposito. Per i risparmiatori però è ancora possibile trovare opportunità di risparmio con un tasso annuo lordo superiore
al 3%. Inoltre, confrontando i dati di marzo 2025 con quelli di maggio 2025, si nota una certa stazionarietà del mercato,nonostante l’ultimo taglio dei tassi annunciato dalla BCE a metà aprile 2025.
L’analisi degli ultimi mesi
Partiamo dall’analisi dei conti deposito proposti negli ultimi mesi, tra marzo 2025 e maggio 2025. Il tasso lordo medio è sostanzialmente stabile, con piccole differenze sia per i depositi a breve termine
(6 mesi), che per quelli a medio termine (18 mesi) e a lungo termine (60 mesi). Il mercato, quindi, sta attuando una
politica di attesa, anche se molti analisti ritengano probabile l’arrivo di nuovi tagli da parte della BCE.
Pur limitando l’analisi alle migliori opzioni sul mercato, le differenze restano minime.
Superare il 3%, grazie alla scelta delle migliori offerte sul mercato, resta ancora alla portata di tutti i risparmiatori che
oggi hanno la possibilità di spingersi fino al 4% per i depositi a breve termine e fino al 3,5% per i depositi a lungo
termine, come già avveniva a marzo scorso. Stabile (-0,1 pp) il dato relativo ai depositi a medio termine.
Cosa è cambiato negli ultimi anni? È interessante estendere il confronto all’ultimo triennio, andando a considerare le rilevazioni di maggio 2023, maggio
2024 e maggio 2025. L’analisi del tasso lordo medio chiarisce il calo generale, soprattutto per quanto riguarda il
deposito a lungo termine. Tra il 2023 e il 2025 i risparmiatori che scelgono un Conto Deposito vedono un calo di 1,15 pp.
L’analisi delle migliori offerte disponibili sul mercato conferma l’attrattivitàdei depositi a 6 mesi. Offrire un buon tasso di
interesse per un breve periodo è un modo per attirare nuovi depositanti e le politiche della BCE non hanno avuto un
impatto particolare in questo senso. A cambiare rispetto agli scorsi anni sono i rendimenti dei depositi a medio e
lungo termine:da maggio 2023 a maggio 2025, la migliore opzione per un deposito a 60 mesi ha registrato un calo di
1,25 punti.
Rispetto allo scorso anno e al 2023, si registra un calo piuttosto evidente del rendimento di Conti Deposito, sia considerando la media
del mercato, che limitando l’analisi alle migliori proposte.
È importante però sottolineare che negli ultimi mesi, nonostante un nuovo taglio dei tassi da parte della BCE, le banche non hanno
modificato più di tanto le proposte disponibili per i nuovi clienti. Per i risparmiatori c’è quindi la possibilità di sfruttare questa scelta
attendista da parte degli istituti, attivando depositi con un tasso ben superiore al 3% anche per quanto riguarda i depositi a lungo
termine e non solo per i depositi a breve termine, che spesso vengono utilizzati dalle banche per attirare nuovi clienti offrendo un
rendimento ben superiore alla media del mercato, ma solo per pochi mesi.