Generali Investments: Fed, confermiamo previsione di tre tagli tassi nel II semestre 2025 e uno nel I trim. 2026

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Come ampiamente previsto, il FOMC non ha modificato i tassi di interesse né ha fornito indicazioni chiare su come intende reagire ai cambiamenti nelle prospettive economiche, causati dall’aumento drastico delle tariffe. L’atteso incremento sia dell’inflazione che della disoccupazione creerà una tensione difficile da gestire per la Federal Reserve. Con ancora dati concreti disponibili e un’economia che si mantiene solida, il Comitato può permettersi di adottare un atteggiamento attendista prima di intervenire ulteriormente.

Il presidente Powell ha sottolineato la forza dell’economia finora dimostrata e ha ricordato che i soft data, come i sondaggi, in passato si sono rivelati cattivi predittori dei risultati effettivi. Tuttavia, ha osservato che l’importante aumento delle tariffe probabilmente porterà a un’inflazione più alta e a un mercato del lavoro più debole, evidenziando così le sfide che si presentano nel prossimo futuro.

In base a queste considerazioni, confermiamo la nostra previsione di tre tagli dei tassi di interesse nella seconda metà dell’anno (a luglio, settembre e dicembre), con un ulteriore riduzione nel primo trimestre del 2026, per portare i tassi nella fascia neutrale del 3,25% – 3,5%. Tuttavia, i rischi sono orientati verso un inizio posticipato del ciclo di allentamento, a seconda della rapidità e dell’entità dell’impatto che l’aumento delle tariffe avrà sull’occupazione e sull’inflazione.