Export, inizio d’anno brillante

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In gennaio sono in forte crescita, secondo l’Istat, i flussi commerciali verso i paesi extra Ue

A gennaio 2017 sono cresciute, rispetto al mese precedente, sia le esportazioni sia le importazioni verso i paesi extra Ue. Lo comunica l’Istat: l’incremento è stato maggiore per l’export (+2,8%) mentre l’import è salito dell’1,7%.

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L’incremento delle vendite verso i paesi extra Ue, il terzo consecutivo, è esteso a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie, aggiunge l’istituto di statistica, ed è particolarmente sostenuto per l’energia (+26,3%) e i beni strumentali (+4,3%).

Dal lato dell’import la crescita congiunturale è da ascrivere all’energia (+12,1%). Gli acquisti di beni strumentali (-4,2%) e di beni di consumo durevoli (-4,0%) sono in forte calo.

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Su base annua, a gennaio 2017 l’Istat registra poi un dato da boom, con una crescita delle esportazioni del 19,7%, che cala al 16,6% tenendo conto degli effetti del calendario. Il confronto, avverte però l’Istat, è condizionato da un livello di vendite particolarmente contenuto a gennaio 2016 nonché dalla presenza a gennaio 2017 di alcune transazioni straordinarie (commesse speciali e vendite di mezzi di navigazione marittima).

Anche le importazioni registrano una forte crescita su base annua (+22,3%) da ascrivere per oltre il 60% alla componente energetica (+72,5%).

Il disavanzo commerciale è pari a -889 milioni di euro (era -486 milioni a gennaio 2016). Il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici (+2,3 miliardi) è in notevole aumento rispetto a gennaio 2016 (+1,3 miliardi).

Nel mese di gennaio 2017 la crescita tendenziale delle esportazioni è diffusa a tutti i principali partner commerciali. Paesi ASEAN (+57,0%), Russia (+39,4%), Cina (+36,6%), Stati Uniti (+35,8%), Giappone (+29,0%) e paesi MERCOSUR (+23,1%) registrano tassi ampiamente superiori alla media.

Anche per le importazioni di beni si rileva una dinamica tendenziale crescente che coinvolge tutti i principali paesi partner. In particolare gli acquisti di beni da OPEC (+53,4%), Russia (+43,3%) e Turchia (+29,6%) presentano una crescita più sostenuta della media.