Egitto, i 7 motivi per cui bisogna guardarlo con occhi nuovi
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Gli ultimi sei anni sono stati complessi per l’Egitto, ma hanno creato buone opportunità per investire in questo Paese in via di sviluppo, con 100 milioni di abitanti. Ecco i sette motivi per cui conviene osservare l’Egitto con uno sguardo nuovo:
- Il Paese ha migliorato le infrastrutture nei settori dell’energia, dei trasporti e di internet ad alta velocità. Nel 2014 il Presidente Sisi ha deciso di dare priorità alla costruzione di un complesso per la generazione di 20 gigawatt. Questo progetto ha avuto successo e ha risolto i problemi esistenti riguardo alla mancanza di energia. Un altro obiettivo al momento riguarda l’aumento della percentuale di energia rinnovabile dal 9% al 30% entro il 2035. Per migliorare i trasporti al Cairo, il Governo sta costruendo tre nuove linee della metropolitana che permetteranno un aumento della portata di passeggeri, da 3,6 milioni a 5 milioni al giorno entro il 2020. Dato che queste nuove linee collegheranno nuove aree del Cairo, potrebbero creare anche sostanziali cambiamenti nel prezzo dei terreni.
- Sono stati approvati tre nuovi provvedimenti legislativi per attrarre gli investimenti stranieri. La legge sugli investimenti prevede una serie di ampi incentivi fiscali per le nuove aziende: queste possono ottenere fino all’80% di incentivi fiscali sui costi di investimento, se create in un’area geografica che necessita di svilupparsi e in settori quali l’export e il manifatturiero. Una legge specifica rende poi più semplice il processo per ottenere le licenze e riduce le tempistiche necessarie per avviare un nuovo business, da più di un anno a meno di un mese. La legge sulla solvibilità migliora le procedure per la risoluzione delle dispute e abolisce la prigione per la bancarotta.
- L’Egitto sta seguendo il programma dell’FMI per migliorare la stabilità finanziaria. Il Governo sta riducendo i sussidi per elettricità, diesel, alimenti e trasporti e ha sostituito la precedente tassa sulle vendite con un’IVA al 14%. Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’aumento delle tasse e la ridotta spesa pubblica faranno calare il rapporto debito/Pil dal 98% del 2016 al 78% nel 2020.
- Il settore energetico crescerà considerevolmente. Il progetto del Nilo Occidentale di British Petroleum sta procedendo più velocemente rispetto alle aspettative e produrrà 1,5 miliardi di bcf di gas entro il 2019. Anche al giacimento di gas a Zohr dell’ENI è stata data priorità e produrrà 2,7 miliardi di bcf entro il 2019. Questa nuova produzione di gas eliminerà le importazioni di gas naturale liquido e sarà positiva per la valuta locale. Tra i progetti c’è anche una nuova raffineria che inizierà ad essere operativa nel 2018 ed eliminerà il 50% delle importazioni di diesel. L’obiettivo di lungo termine è di posizionare l’Egitto come hub per gli scambi e il raffinamento energetico.
- Il Paese sta sviluppando le sue potenzialità per diventare un hub logistico tra l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa. Nel 2015 ha inaugurato l’ampliamento del Canale di Suez. Questo mega progetto da 8,2 miliardi di dollari ha aumentato la capacità del canale da 49 a 97 navi al giorno. L’Autorità della zona economica del Canale di Suez sta lavorando con il gruppo DP World per sfruttare ulteriormente le potenzialità del canale e rendere il Porto di Sokhana un porto franco sulla falsariga del porto di Jebel Ali a Dubai. DP World è un partner ideale per questo progetto. Telecom Egypt sta anche sviluppando la sua posizione strategica, attraverso una rete infrastrutturale di cavi nel Canale di Suez, che connettono l’Europa all’Asia.
- Le condizioni finanziarie egiziane sono attraenti per gli investitori europei. La moneta si è svalutata del 140% e ciò rende l’Egitto attraente per le imprese che mirano ad esportare in Europa. I produttori del settore tessile stanno già riscontrando nuovi ordini provenienti da clienti europei. Anche i tassi di interesse sono attraenti. Gli investitori obbligazionari possono guadagnare il 14% di rendimento al netto dell’imposta e possono anche beneficiare potenzialmente di un miglioramento valutario, dato che le riforme in Egitto stanno mostrando risultati positivi.
- A dispetto delle apparenze, la situazione dal punto di vista della sicurezza si sta stabilizzando. Il Presidente Sisi è a conoscenza del fatto che il modo migliore per aumentare la sicurezza è creare un contesto favorevole per le imprese che incoraggi gli investimenti e l’occupazione. La disoccupazione sta migliorando e il turismo è salito del 54% nel 2017. Anche le relazioni con Israele stanno migliorando: entrambi i Paesi ritengono che la cooperazione per lo sviluppo economico sia una buona opportunità. Anche la Cina e la Russia rappresentano un’influenza in termini di stabilizzazione. Entrambi i Paesi stanno effettuando grandi investimenti in Egitto e non hanno alcun interesse in un conflitto.
Concludendo, dovremmo smettere di preoccuparci per i disordini in Medio Oriente. In Egitto sono in corso svariati ed ampi cambiamenti, che dovrebbero avere diversi sviluppi positivi nei prossimi anni. È ora di concentrarci sul modo in cui possiamo trarne beneficio.
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Erik Renander – gestore del fondo HI Africa Opportunities – Hedge Invest SGR