I rendimenti degli investimenti sono legati in maniera indissolubile all’economia globale sostenibile

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In occasione del simposio “Rethink Responsible Capital” tenutosi a Zurigo il 12 marzo, Lombard Odier Investment Managers (Lombard Odier IM) ha riunito leader politici, del mondo business e dell’investimento per discutere sui cambiamenti del mondo di fronte alle grandi sfide sociali e ambientali moderne, e di come gli investitori possono adattare i portafogli a questo nuovo paradigma.

I discorsi introduttivi sono stati tenuti da Al Gore, ex vice presidente degli Stati Uniti e co-fondatore di Generation Investment Management, e Christiana Figueres, principale protagonista dell’Accordo di Parigi del 2015.

Hubert Keller, Managing Partner e CEO di Lombard Odier IM, ha presentato una analisi sulla valutazione di rischi e opportunità di lungo termine, in termini economici e di investimento, che interessano gli asset owner.

Keller dichiara: “La sostenibilità è essenziale per i risultati economici e degli investimenti. L’economia globale si trova di fronte a enormi sfide che trasformeranno le nostre economie e le aziende che le guidano: i cambiamenti demografici, il cambiamento climatico, la scarsità di risorse naturali, l’ineguaglianza e la digitalizzazione. Stiamo assistendo al cambiamento del comportamento dei consumatori e un programma politico più orientato alla sostenibilità. Il cambiamento normativo sta accelerando. Le decisioni dei governi trasformeranno drasticamente la natura delle nostre economie nei prossimi decenni, e questo genera opportunità e rischi.

Gli investitori devono sapere come proteggere i portafogli dai rischi legati alla sostenibilità, e come orientarli per cogliere i driver di rendimento del futuro. Il mondo dell’investimento deve lavorare con i clienti per integrare la sostenibilità all’interno dei portafogli, ben al di là di piccole allocazioni a singoli prodotti.

C’è sempre più pressione sulle aziende perché restino sostenibili a lungo termine: le società che sapranno adattarsi alle sfide della sostenibilità fioriranno mentrequelle che si adatteranno lentamente faranno più fatica.

In qualità di custode del capitale mondiale, il settore dell’investimento deve collaborare più strettamente con il mondo corporate per superare una visione di breve termine e andare verso modelli aziendali e pratiche più sostenibili”.

Il simposio ha utilizzato i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite come contesto per definire le aspettative in tema di pratiche aziendali sostenibili. La discussione del panel ha sottolineato la necessità di metodi migliori per definire e misurare rischi e ritorni sociali e ambientali.

Nel suo intervento Al Gore, ex vice presidente degli Stati Uniti e co-fondatore di Generation Investment Management ha parlato della portata del cambiamento climatico e della minaccia che questo comporta per l’economia globale. Gore ha citato il ritmo veloce con cui interi settori e paesi stanno già attuando una transizione per rispondere alle sfide della sostenibilità, presentando rischi e opportunità per gli investitori:

“I cambiamenti profondi che accompagnano la crisi climatica pongono specifici rischi finanziari per chi detiene asset potenzialmente critici, come i carburanti fossili. La Francia, ad esempio, ha dichiarato che vieterà qualsiasi ulteriore attività di esplorazione. L’India ha affermato che, entro 12 anni, il 100 per cento delle nuove auto dovranno essere elettriche, per legge”, ha illustrato Gore.

Citando l’avanzamento dell’energia eolica e solare, ha inoltre evidenziato alcune delle soluzioni che sono state sviluppate per andare verso la sostenibilità.

“I prodotti e i servizi che oggi migliorano la qualità della vita senza sfruttare le risorse del futuro hanno il maggiore potenziale di crescita”, ha spiegato.

Ha quindi parlato della transizione verso un modello economico più sostenibile, affermando che “la rivoluzione della sostenibilità è la più grande opportunità di investimento della storia”.

Christiana Figueres, ex Executive Secretary della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che ha ricoperto un ruolo chiave nell’assicurare il sostegno globale per l’Accordo di Parigi del 2015, ha parlato del crescente senso di urgenza e della probabile accelerazione delle azioni normative per fare fronte alle sfide della sostenibilità. Ha illustrato come le misure volte ad affrontare il cambiamento climatico, soprattutto in relazione ai carburanti fossili, stanno modificando i modelli aziendali in diversi settori.

“Assistiamo alla forza trainante della tecnologia e alla spinta della politica a livello internazionale e nazionale e beneficiamo della digitalizzazione per accelerare il ritmo del cambiamento”, ha spiegato Figueres.

Sebbene gli obiettivi ambiziosi in materia di energia rinnovabile siano già stati superati in molti paesi, Figueres avverte che resta ancora molta strada da fare per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

“Gli investitori devono aspettarsi che il tema della sostenibilità abbia un effetto forte e destabilizzante sui portafogli d’investimento. Le aziende devono aumentare l’attenzione sulle questioni sociali, ambientali e di governance al livello della massima dirigenza”, ha aggiunto Figueres.