Scheda carburante addio: ecco cosa cambia con la nuova normativa

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Come già più volte annunciato, la scheda carburante verrà abolita a partire dal 1° luglio 2018: una nuova normativa collegata alla legge di bilancio 2017, infatti, ne ha decretato l’imminente eliminazione, nel tentativo di combattere l’evasione fiscale e le frodi nel settore del commercio e della distribuzione dei carburanti.

Tale disposizione è riportata all’interno della Legge 205 del 27 dicembre 2017 (comma 919) ed impone un piano straordinario di controlli – affidato all’Agenzia delle Entrate e al Corpo della Guardia di Finanza – in modo da individuare eventuali imposte sottratte alla tassazione e recuperarle. Inoltre, essa obbliga i titolari di partita IVA a munirsi di fattura elettronica per documentare gli acquisti di carburante emessi presso impianti di distribuzione stradali e a pagare i carburanti con strumenti tracciabili, altrimenti non potranno in nessun modo essere rimborsati.

Carburante: a breve sarà obbligatorio utilizzare strumenti tracciabili per detrarre

La situazione attuale, in sostanza, cambierà totalmente. Sappiamo che i costi inerenti ai mezzi di trasporto a motore sono deducibili in parte o totalmente in base alla loro categoria di appartenenza e che il Testo Unico delle Imposte sui Redditi stabilisce in che misura lo possono essere. Ad esempio, i taxi e le vetture usate come beni strumentali hanno una deducibilità pari al 100%, quelle di agenti di commercio dell’80%, mentre le altre autovetture si fermano al 20%. Per ottenere le percentuali di deducibilità sulle spese per carburante appena citate, però, è stato stabilito per legge che a partire dall’inizio del mese di luglio si dovranno effettuare tutti i pagamenti tramite carte di credito, di debito oppure carte prepagate. Insomma, per essere deducibili dai redditi, tali uscite dovranno essere documentate in maniera trasparente e chiara.

L’IVA sul carburante sarà detraibile?

Questo aspetto riguarderà anche l’IVA, visto che la stessa legge specifica che la tassazione sarà detraibile solamente se il pagamento avverrà con carte di credito, debito o prepagate, oppure tramite un altro mezzo che l’Agenzia delle entrate consideri idoneo ad essere tracciato. Tutto ciò andrà oltre la semplice scheda di carburante, andando a coinvolgere anche le operazioni di acquisto di carburanti e lubrificanti, le prestazioni di riparazione, custodia e manutenzione dell’auto e i servizi dipendenti da contratti di noleggio o locazione finanziaria.

Carte di pagamento: quali utilizzare?

Con l’abolizione della scheda carburante e l’introduzione dell’obbligo di pagamento tramite carta diventa lecito chiedersi quale utilizzare. Per prima cosa, è utile specificare che le carte e gli altri strumenti utili a detrarre i costi e l’IVA dal proprio reddito dovranno essere intestati all’azienda. Inoltre, dovranno avere transazioni rilevabili contabilmente e nei registri IVA della relativa attività. In sintesi, i titolari di aziende e i liberi professionisti avranno due possibilità: la prima riguarda carte di credito (o, più raramente, di debito) collegate ad un conto corrente dell’azienda o della società, mentre la seconda coinvolge carte prepagate intestate all’azienda, ricaricate tramite conti correnti bancari aziendali. Una realtà che sta ampliando il proprio raggio d’azione in questa direzione è Soldo, che propone un sistema di carte prepagate basato sullo snellimento del procedimento di gestione delle spese e della loro rendicontazione. Tali carte si possono utilizzare tramite un’apposita piattaforma e ricaricare velocemente e gratuitamente, monitorandone i movimenti in ogni momento.

In tutti i casi, i liberi professionisti con partita IVA e i titolari di aziende e società dovranno adeguarsi a partire dalla prossima estate e dotarsi degli strumenti di pagamento idonei per la gestione delle spese di carburante. Saranno da considerare sia i costi di gestione e di commissione del metodo di pagamento prescelto, che i nuovi processi amministrativi da adottare per mettersi in regola e raccogliere tutte le informazioni contabili necessarie.