La Corea del Sud in testa alla classifica di sostenibilità

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La Corea del Sud raggiunge il gradino più alto del podio, seguita da Hong Kong e Repubblica Ceca. Turchia e Venezuela proseguono la loro discesa verso l’autoritarismo: Caracas scivola nel gruppo dei paesi non democratici

Degroof Petercam Asset Management, società di gestione del risparmio di Bank Degroof Petercam con oltre 50 miliardi di euro in gestione e pioniere nel campo degli investimenti SRI, presenta la classifica di sostenibilità dei Paesi Emergenti proprietaria aggiornata al primo semestre del 2018.

Degroof Petercam AM effettua questa analisi di sostenibilità su 87 nazioni emergenti dal 2012. Aggiornata semestralmente, tale analisi definisce l’universo di investimento del proprio fondo obbligazionario governativo mercati emergenti in valuta locale, DPAM L Bonds Emerging Markets Sustainable, e viene realizzata analizzando oltre 50 indicatori per i Paesi emergenti e di frontiera, che vengono raggruppati in cinque pilastri: Trasparenza delle istituzioni e valori democratici; Tutela dell’ambiente; Popolazione, salute e distribuzione della ricchezza; Istruzione, Ricerca & Sviluppo; Economia.

La classifica di sostenibilità

Nel primo semestre 2018 la Corea del Sud si posiziona sul gradino più alto di un podio occupato anche da Hong Kong e dalla Repubblica Ceca, quest’ultima già al primo posto nella classifica stilata lo scorso semestre. L’ottima performance registrata da Seul è legata principalmente al miglioramento dell’indicatore di tendenza, che tiene conto non solo dei risultati assoluti ma anche dei progressi compiuti nel tempo. Proseguono la propria scalata in classifica paesi come Israele (passato dalla decima posizione all’ottava), Argentina, che con un salto di tre posizioni (al 17esimo posto) consolida la sua presenza nel primo quartile, e Montenegro, che guadagna 7 posizioni avvicinandosi al gruppo di testa. Particolarmente negative le performance del Brasile, che alla luce anche delle turbolenze politiche interne perde nove posizioni attestandosi al 34esimo posto, e della Turchia, a causa soprattutto del generale deterioramento del rispetto dei valori democratici nella sfera domestica: Ankara è infatti scivolata nell’ultimo quartile, gruppo di paesi in cui sono presenti, tra gli altri, anche la Nigeria, il Pakistan (dove recentemente si sono svolte delle elezioni successivamente contestate) e l’Iraq. Il Venezuela, infine, è addirittura stato escluso dal novero dei paesi democratici, in seguito alla crisi umanitaria innescata dalla decisione del presidente Nicolas Maduro di rimanere al potere nonostante le pressioni in senso contrario, spingendo numerosi cittadini venezuelani a cercare rifugio nei paesi limitrofi.

“In un contesto di mercato sempre più incerto, soprattutto relativamente ai paesi emergenti, la classifica di sostenibilità realizzata da Degroof Petercam AM rappresenta una bussola fondamentale, che ci consente di indirizzare i nostri investimenti verso quei paesi che dimostrano di avere raggiunto i migliori risultati, o di aver realizzato maggiori progressi nell’ambito della sostenibilità, dimensione che si rivela un’ottima cartina tornasole per la riduzione dei rischi e l’ottenimento di buoni risultati in termini di rendimento”, ha commentato Ophélie Mortier, Responsabile degli Investimenti Responsabili di Degroof Petercam AM.

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