Al via il crowdfunding per il restauro della villa di Giuseppe Verdi

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E partita nengli scorsi giorni, su www.innamoratidellacultura.it, la campagna di raccolta per salvare il Museo di Villa Verdi, la dimora a Sant’Agata di Villanova sull’Arda (PC) dove il grande compositore visse per 50 anni e che ora rischia di chiudere per mancanza di fondi, utili a finanziareurgenti lavori di restauro e sostenere lo staff.

A prendersi cura di questo gioiello sono gli eredi del Maestro, che grazie ad i soli apporti personali sono riusciti a mantenerne inalterato l’antico splendore.

La recente epidemia di Covid-19 che si è aggiunta alla totale assenza di contributi statali potrebbe causare  chiusura totale al pubblico di Villa Verdi per un tempo che speriamo non sia per sempre.

Per questo si è pensato bene di procedere alla raccolta fondi, per salvare il Museo del famoso compositore.

Il crowdfunding culturale, in crescita in Italia

Il crowdfunding culturale in Italia è sempre più una realtà. Nell’ambito di una crescita generale e sistemica del fenomeno, che ha fatto registrare un +59% nel 2019, la “raccolta dal basso” nell’ambito dei beni culturali e artistici macina numeri importanti.

Il 70% degli imprenditori italiani valuta positivamente il sostegno a progetti ed eventi culturali: il 51% considera strategico l’investimento in cultura nel lungo periodo e dunque lo integra nelle proprie strategie di marketing; il 36% delle imprese ha ripreso gli investimenti in cultura negli ultimi tre anni. Occorre sdoganare al più presto il cortocircuito mentale e sistemico secondo cui “con la cultura non si mangia”.

Pensando soprattutto ad un Paese come l’Italia che detiene il numero più elevato di giacimenti culturali del Pianeta.

“Il crowdfunding mi piace perché è un’attività socialmente utile”, afferma Emanuela Negro Ferrero, CEO di Crowd Team, startup innovativa a vocazione sociale specializzata in servizi e prodotti in ambito blockchain e crowdfunding per la cultura, editrice di www.innamoratidellacultura.it, primo portale italiano per il crowdfunding culturale

“In questo senso considero che lo strumento oggi è pronto. E’ dimostrato che funziona e che piace alle persone. Affinché però entri a far parte del comportamento abituale è necessario far fiorire a livello collettivo la conoscenza. Una buona idea non basta. Quello che serve ora è aiutare le persone ad aumentare le proprie competenze. Servono capacità personali, relazionali, comunicative e digitali”, conclude Emanuela Negro Ferrero.

Per sostenere il Museo di Villa Verdi rimandiamo al link della campagna di crowdfunding per Villa Verdi: https://bit.ly/3lMpz6Q