Mercati emergenti, l’impatto dell’inflazione in calo

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La crescita e l’inflazione negli Stati Uniti, con le conseguenti prospettive per i tassi d’interesse, sono stati i fattori esterni più importanti per i mercati emergenti, ed entrambi si sono rivelati più solidi del previsto. Tra i principali di questi mercati, la Corea e Taiwan, orientati al settore IT e alle esportazioni, sono entrambi saliti grazie all’aspettativa di una ripresa della crescita mondiale. Il settore IT è stato ulteriormente favorito dalla riduzione senza precedenti della capacità produttiva delle memorie DRAM, mentre l’interesse per l’intelligenza artificiale ha portato a una rivalutazione del settore.

Per la Cina la situazione è stata diversa, mentre crescevano le preoccupazioni riguardo alle prospettive di crescita in un contesto di ripresa della fiducia dei consumatori inferiore alle aspettative, persistenza di un alto tasso di disoccupazione, ripresa non significativa del settore immobiliare, dati negativi dell’indice PMI dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero e sostegno limitato da parte del governo.

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Messico e Brasile hanno registrato una buona performance, con valute in netto apprezzamento. L’economia messicana è stabile e dovrebbe beneficiare sempre più, a spese della Cina, della delocalizzazione e le preoccupazioni del mercato che hanno afflitto il Brasile quando Lula è stato eletto presidente si sono in gran parte dissolte. Un altro Paese che ha beneficiato dei problemi cinesi è l’India. Dopo aver attuato alcune riforme positive, la crescita economica è in ripresa e le dinamiche geopolitiche favoriscono attualmente questo Paese.

I tassi di inflazione sono in calo in tutti i mercati emergenti. Ciò significa che anche i tassi di interesse saranno tagliati, mentre le stime di crescita economica saranno riviste al rialzo. Allo stesso tempo, il rischio valutario è basso, con elevati rendimenti reali positivi ed economie generalmente solide. Riteniamo che ciò lasci ben sperare per la crescita degli EPS delle società dei mercati emergenti.

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La Cina si riprenderà col tempo e, probabilmente, quanto più a lungo il governo ritarderà qualsiasi tipo di misura di stimolo serio, tanto più radicale sarà alla fine. Un esempio è dato da Sany Heavy, produttore cinese di macchinari per l’edilizia in posizione dominante e di alta qualità: riteniamo che, verso la fine del 2023, il mercato immobiliare cinese mostrerà segni di ripresa tali da sostenere il fatturato dell’azienda. Allo stesso tempo, il 50% dei ricavi di Sany deriva dalle vendite al di fuori della Cina.