Sanità e tech al centro dei mercati globali. Focus su Eli Lilly, Microsoft, ASML

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Per gran parte del 2023, gli investitori hanno aspettato, e aspettano tuttora in questo nuovo anno, la tanto attesa recessione storica derivante dai significativi aumenti dei tassi d’interesse effettuati dalle banche centrali in un quadro di inflazione ostinatamente persistente, seppure in calo. Le banche centrali hanno continuato a ridurre la liquidità e a mantenere un approccio aggressivo che, dopo aver quasi paralizzato il sistema bancario regionale statunitense, è stato attenuato nell’ultimo mese del 2023 inducendo i mercati a credere nell’inevitabilità di tagli dei tassi nel 2024. I mercati sviluppati hanno registrato una ripresa e l’euforia degli investitori ha interessato la maggior parte delle asset class, incluse le più rischiose (p.es. il debito high yield in USD e, oseremmo dire, anche i cripto asset, simbolo del denaro “facile”).

Il quadro sociopolitico appare sempre più fragile rispetto a un anno fa. I conflitti in Medio Oriente e in Europa orientale, e le tensioni commerciali continue (in particolare sul versante dei semiconduttori) tra USA e Cina hanno tutti implicazioni più ampie per le economie globali, che si tratti di prezzi dell’energia, turbative nelle catene di approvvigionamento o in effetti di deglobalizzazione.

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Nel settore della sanità, il titolo di Eli Lilly è stato tra i migliori grazie al posizionamento competitivo e alle capacità di innovazione dell’azienda nell’area delle malattie endocrine (diabete / obesità, per non citare le relative comorbilità), che stanno rapidamente creando il maggiore mercato di riferimento nella storia della farmacologia (> 100 miliardi di dollari USA, all’incirca) in quanto l’efficacia è salita a livelli eccezionalmente significativi. Secondo il consensus, il fatturato di Eli Lilly nel segmento del diabete (incluse le indicazioni per l’obesità e per le comorbilità rettificate per il rischio nella pipeline) salirà prevedibilmente dai 19 miliardi di dollari USA nell’anno corrente a 47 miliardi nel 2029 (un tasso di crescita annuale composto del 16%).

Microsoft, fornitore leader di software full stack per le imprese, continua a beneficiare dello sviluppo di prodotti alimentato dall’innovazione con potere di determinazione dei prezzi, particolarmente rilevante nella sua divisione Enterprise and Intelligent Cloud. Copilots di Microsoft, basato sull’IA, le conquiste di quote di mercato in applicazioni come Dynamics CRM e Security Vault, e la maggiore domanda registrata dalla piattaforma di cloud computing “Azure” hanno determinato una crescita degli utili straordinaria.

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ASML, leader globale nelle macchine litografiche per semiconduttori, ha apportato contributi significativi grazie a un robusto portafoglio di ordinativi, lunghi tempi di consegna e impegni visibili di clienti all’avanguardia della produzione di semiconduttori. Ci incoraggia il fatto che il management abbia ribadito gli obiettivi per il 2025 e il 2030 malgrado le preoccupazioni a breve termine per un indebolimento del ciclo dei semiconduttori.

Le azioni dei mercati sviluppati, soprattutto negli Stati Uniti, sembrano troppo costose in termini di rendimento degli utili rispetto al tasso privo di rischio. Per contro, le azioni dei mercati emergenti, in particolare cinesi, rimangono intrinsecamente interessanti nonostante l’apparente latitanza di acquirenti, non per l’incertezza politica e la regolamentazione sfavorevole. Con ciò non s’intende dire che i mercati emergenti rappresentino un migliore investimento relativo, ma constatare che il mercato nel suo complesso sta ancora cercando di incorporare nelle valutazioni un premio appropriato per il rischio.

Negli ultimi anni si è registrata una maggiore volatilità di mercato dovuta a una combinazione di incertezze economiche e monetarie. La nostra filosofia è, e rimane, concentrata su una valutazione disciplinata della qualità e della crescita offerte. Continuiamo a puntare su società con business model di qualità che presentano bilanci solidi e un’evidente crescita a due cifre degli utili a lungo termine.