La BCE naviga a vista nel mare dell’inflazione

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Nonostante il progressivo calo dell’inflazione negli ultimi 18 mesi, le pressioni sui prezzi persistono e inducono la BCE alla cautela: nel corso della riunione di oggi, l’Eurotower ha optato per mantenere i tassi d’interesse di riferimento agli attuali livelli record. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta quindi fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4%. Senza negare i passi in avanti fatti fino ad oggi, la BCE si mostra quindi riluttante a dichiarare una vittoria prematura contro l’inflazione, come sottolineato anche dal capo economista Philip Lane.

La prossima riunione, in calendario per l’11 aprile, potrebbe fornire nuove indicazioni utili sulle future mosse dei policymaker, con importanti risvolti sui mercati e sulle attese degli investitori. Tuttavia, con un’inflazione ancora oltre i livelli target e una dinamica salariale incerta, la BCE sembra destinata a navigare a vista, mantenendo un approccio prudente alla politica monetaria.

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Da notare che per il 2024 la Banca Centrale Europea ha tagliato le previsioni dal 2,7% al 2,3% per l’inflazione complessiva e dal 2,7% al 2,6% per l’inflazione core. Allargando l’orizzonte temporale, poi, nel 2025 prevede un’inflazione media al 2%, in calo all’1,9% nel 2026.