L’inflazione UK cala al 3,2% in marzo

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A marzo l’inflazione complessiva nel Regno Unito è scesa al 3,2% su base annua, il livello più basso mai toccato dal settembre 2021, prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Un risultato, trainato dal calo dei prezzi dell’energia, che lascia sperare nel raggiungimento del target del 2% già nella seconda metà del 2024.

Il dato di marzo indica un deciso rallentamento della dinamica inflattiva in UK rispetto agli Stati Uniti: una divergenza che potrebbe portare la Bank of England a optare per un taglio dei tassi d’interesse in anticipo rispetto alla Fed. Gli investitori scommettono sul fatto che la BoE sarà tra le prime banche centrali a tagliare i tassi, nonostante i policymaker invitino alla prudenza, ricordando l’eventualità che il contesto e, in particolare, le tensioni geopolitiche possano alimentare nuove pressioni inflazionistiche.

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Tra i fattori che dovranno essere monitorati con più attenzione c’è sicuramente la disoccupazione che, nel trimestre da dicembre a febbraio, ha messo a segno un aumento del 4,2% (rispetto al 3,9% del trimestre precedente), indicando che nonostante il calo dell’inflazione, i tassi d’interesse elevati continuano a colpire duramente famiglie e imprese britanniche.