AMUNDI: Paesi emergenti, opportunità dagli investimenti per il clima
“L’evoluzione della transizione energetica e delle dinamiche del clima sono parte integrante delle aspettative economiche e di mercato e gli investitori devono concentrare sempre più la loro attenzione sul loro impatto, in particolare nei mercati emergenti.
L’urgenza dell’azione per il clima colpisce in modo ancora più rilevante i paesi emergenti e a basso reddito, che tipicamente subiscono gravi conseguenze dagli eventi meteorologici estremi. Per molti di questi paesi, la strada verso gli obiettivi di emissioni nette di carbonio pari a zero è impegnativa e si tradurrà in perdite rilevanti di Pil e standard di crescita più bassi fino al 2050.
Le dinamiche regionali sono diverse e i paesi ricchi di minerali fondamentali per la transizione otterranno risultati migliori, potendo fare leva su queste risorse per compensare gli sforzi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico. Il Cile, ad esempio, è ricco di litio e rame, mentre l’Indonesia è al primo posto per l’estrazione di nichel e al secondo per il cobalto.
Per gli investitori che possono sopportare un aumento della volatilità, le azioni dei mercati emergenti possono dare accesso a rendimenti attesi più elevati. L’India e le azioni dei mercati emergenti esclusa la Cina potrebbero offrire rendimenti superiori al 7% annuo, fra i più elevati in un ampio spettro di asset class.
Per quanto riguarda le azioni cinesi, prevediamo un rendimento annuo del 6,8%, determinato da una visione più cauta dei fondamentali attuali e da ipotesi macroeconomiche che riflettono il contesto di inflazione a lungo termine. Sebbene la Cina presenti ancora una situazione di notevole incertezza, anche una parziale ripresa dagli attuali bassi livelli di valutazione potrebbe essere positivo, in particolare per il mercato onshore”.